“Mi auguro che la politica non neghi l’evidenza delle cose, e cioè che bisogna provvedere ai vaccini in via prioritaria nelle Rsa e nelle carceri, partendo dagli operatori penitenziari, operatori sanitari e detenuti, per questi ultimi su base volontaria.” E’ quanto sollecita con forza Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania, che ha diffuso i dati sui contagi nei penitenzieri: 57 persone tra agenti di polizia e operatori socio-sanitari e 16 detenuti del carcere di Secondigliano contagiati, (dei quali 4 ricoverati in ospedale), 1 detenuto del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi e 1 detenuto del carcere di Salerno.
“Lo Stato non può mettere una persona in carcere e poi esporlo al Covid. È una questione di diritto e di buon senso. Mi auguro altresì che alla campagna di vaccinazioni degli Istituti penitenziari segua un attento studio epidemiologico delle realtà penitenziarie. Nelle carceri – ha precisato Ciambriello – vi sono persone affette da diverse patologie, tra le quali malattie croniche a causa delle quali vi sarebbe un rischio maggiore in caso di contagio da Covid 19 rispetto agli altri.”