Sono ultracentenarie, ma hanno battuto il Covid. Suor Bruna Begatti, 102 anni, ha vinto la battaglia contro il Covid-19, riuscendo grazie alla sua forte fibra a superare una sintomatologia importante. Ma anche Suor Eurice Antichi, che di anni ne ha 107 e che nella sua vita fu graziata anche dalla terribile Spagnola, ce l’ha fatta: nella casa di riposo per religiose dove risiedono, a Parma, ci sono stati diversi casi di Coronavirus. Le due inossidabili religiose della congregazione delle Piccole Figlie, ospiti della struttura (sempre di matrice religiosa e gestita dalla congregazione) Villa Chieppi, nella città di Parma.
Suor Bruna colpita dall’infezione, che nella casa di riposo dove alcune religiose anno perso la vita. Le gravi condizioni di suor Bruna facevano preoccupare tutte le sue consorelle ma alla fine è riuscita a combattere il male.
Suor Albertina Goncalves, la referente a Villa Chieppi, spiega « a Villa Chieppi sono purtroppo decedute diverse consorelle. Ma suor Eurice, nonostante i suoi 107 anni, ha superato brillantemente il momento ed è ancora qui con noi: vivace, un carattere forte e simpatica. Suor Bruna invece si è ammalata, ma anche lei è riuscita a guarire, e sono sempre state entrambe due donne molto forti. Suor Eurice a 107 anni aveva superato anche la Spagnola».
Suor Eurice spiegano le consorelle della Congregazione ha una storia particolare, è diventata religiosa intorno ai 29 anni, è stata protagonista, a Villa Minozzo (Reggio Emilia) di un episodio storico incredibile: verso la fine della guerra lei e altre religiose (tra cui madre Jole Zini, si offrì in ostaggio ai tedeschi) e riuscirono a salvare dei civili dalla esecuzioni naziste, implorando pietà e ragionevolezza il comandate nazista a risparmiare alcuni dei fedeli rifugiatisi in una chiesa. L’episodio è riportato nel libro di Aldo Cazzullo Possa il mio sangue servire (Rizzoli). A Villa Minozzo per più di un anno cercò rifugio Adolf Eichmann, il maggior ideatore della «soluzione finale» della Germania nazista, per fuggire anni dopo in Argentina. Nel territorio di Villa Minozzo, che fu una zona di forte resistenza partigiana, nella frazione di Cervarolo venne distrutta con una forte rappresaglia dai tedeschi, dove uccisero nell’aia del paese 24 persone. Fortunatamente però alcune persone furono risparmiate grazie a suor Eurice, la quale fu una delle tre suore che parlarono con il comandante tedesco, e nei confronti di suor Eurice nella zona rimane ancora oggi ancora una riconoscenza perenne da parte dei concittadini e dalle consorelle della Congregazione.