Un percorso di opere che abbraccia i momenti più importanti della carriera di Banksy, dai primissimi dipinti fino alle opere che arrivano da Dismaland ( una mostra con sembianze di un distopico parco divertimenti) dove la scultura di Mickey Snake con Topolino inghiottito da un pitone.
Nella mostra sono presenti anche stencil e le serigrafie, considerate da Banksy stesso assolutamente fondamentali per la diffusione dei suoi messaggi.
L’artista pubblica tra il 2002 e il 2009 46 edizioni stampate che vende tramite la sua casa editrice Pictures on Walls di Londra, raffiguranti alcune dellle sue immagine più iconiche: come Girl with Balloon (nel 2017 è stata viene decretata da Samsung attraverso un sondaggio l’opera più amata dai britannici), anche Love is in the Air, la raffigurazione del famoso ragazzo che lancia un mazzo di fiori come se fosse una bomba a mano, appare per la prima volta nel 2003 in un murales di Gerusalemme, sul confine che separa israeliani e palestinesi. Presenti anche alcune opere esposte pochissime altre volte, come Lab Rat, uno dei suoi primi lavori realizzato in spray e acrilici su compensato nel 2000 (i ratti sono stati anche i soggetti della sua opera postata durante la quarantena.
Lab Rat venne dipinto sul posto; il pannello è rimasto poi per anni in un magazzino e alla sua riscoperta nel 2014 è stato autenticato dall’artista. “Banksy mette in discussione concetti come l’unicità, l’originalità, l’autorialità e soprattutto la verità dell’opera tratteggiando una nuova visione sulla relazione tra opera e mercato, istituendo, di fatto, un nuovo statuto dell’opera arte, una nuova verità dell’arte stessa, ovvero l’opera originale non commerciabile”
Come piegano due dei curatori, Stefano Antonelli e Gianluca Marziani. “Banksy usa strumenti e materiali che tutti conosciamo, senza perdere aderenza con oggetti fisici e tangibili, con forme semplici e quasi banali, con un mondo lo-fi privo di utopie fantasy. Lo capiscono tutti in quanto usa la grammatica degli oggetti e la sintassi delle storie condivise. Si alimenta di cronaca e realtà, ribaltando storie che toccano l’umanità intera”.
La mostra allestita a Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino al 27 settembre 2020, la prenotazione per i biglietti è assolutamente consigliabile online sul sito del Comune di Ferrara o Palazzo dei Diamanti.