È stato presentato presso l’auditorium della Regione Campania all’Isola C3 del Centro direzionale di Napoli il nuovo servizio regionale dello psicologo di base.
L’obiettivo è quello di garantire soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, bambini, adolescenti, anziani, il necessario supporto nei momenti di difficoltà.
Psicologo di base, Campania prima Regione a istituire il servizio
La Campania è la prima Regione in Italia ad introdurre una figura del genere nel proprio servizio sanitario. Si parte con 146 psicologi che entreranno in servizio nei distretti sanitari di tutto il territorio per garantire assistenza psicologica gratuita.
“Siamo la prima Regione d’Italia ad avere un servizio di psicologi di base e ne siamo orgogliosi perché è un servizio di grande civiltà” ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
“Abbiamo deciso l’assunzione con contratti libero professionali di 2 psicologi per ogni distretto del nostro territorio e dunque per un totale di 150 psicologi per offrire un servizio alle nostre famiglie e ai nostri giovani perché viviamo un tempo molto delicato in cui si verificano fenomeni che toccano il mondo giovanile che sono a volte sconcertanti e abbiamo tante volte famiglie che non sanno come parlare con i figli. Questo – ha proseguito – è quindi un servizio di grandissimo valore che onora la Regione, gli psicologi e il servizio sanitario regionale”.
Il servizio a livello nazionale
La Campania dunque prova a fare da apripista in attesa che da Roma giungano novità. “A livello nazionale – ha sottolineato De Luca – non c’è ancora un contratto nazionale con l’Ordine degli psicologi e il servizio dello psicologo di base non è ancora inserito a pieno titolo strutturalmente nel Servizio sanitario nazionale, così come avviene per i medici di famiglia e per i pediatri, per avere contratti nazionali che consentano di fare convenzioni per il pieno impiego”.
L’auspicio del Presidente della Regione è che ci sia presto una modifica della normativa statale. Noi intanto partiamo – ha aggiunto De Luca – Se non dovesse esserci una legge nazionale allora consentiremo ai nostri direttori generali di assumere in pianta stabile una quota di psicologi nell’ambito delle forze che possono essere assunte pienamente nelle nostre Asl”.