Il Progetto ABC: Agro Biodiversità Campana ai templi di Paestum. Una serata per approfondire le caratteristiche uniche del Carciofo di Paestum.
Un percorso esperienziale dal campo dalla tavola, con il Carciofo di Paestum, importante risorsa genetica vegetale del Progetto ABC.
Il Progetto ABC vede come capofila il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA – Ricerca) – Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano (SA), e altri partner, precisamente Arca 2010 S. C. A. R. L., l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Dipartimento di Agraria, Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Università degli Studi di Salerno. E prevede azioni volte a: mettere in sicurezza le varietà locali iscritte al repertorio regionale attraverso una strategia integrata di conservazione che includa, con reciproco supporto, quella ex situ (realizzata dalle Banche del germoplasma e quella in situ/on farm (realizzata dai coltivatori custodi) per evitare che vadano perdute per cause biotiche e/o abiotiche; promuovere l’uso delle varietà locali a rischio di estinzione ed uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura, favorendo la circolazione di materiali di riproduzione sani attraverso la Rete di conservazione e sicurezza delle risorse genetiche prevista dal Regolamento n. 6/2012 (art.2).
Quella di mercoledì 27 aprile sarà l’occasione per approfondire i temi della filiera di produzione, trasformazione e valorizzazione di questa varietà tradizionale di Carciofo.
Ci sarà modo di gustarne ogni sfumatura di sapore, durante la degustazione.
La visita ai campi del Carciofo di Paestum, coltivato dal signor Ottavio Voza – 92 anni di genuinità, esperienza e amore per la propria famiglia – inizia alle 19. L’appuntamento è al parcheggio Voza , presso il bar Anna.
A seguire, la degustazione del Carciofo di Paestum, con la presentazione della sua filiera di produzione, trasformazione e valorizzazione. La cena esperienziale vedrà avvicendarsi le abilità culinarie di Gerardo Di Sessa e Luigi Naso, chef del Ristorante il Nettuno, e di Cristian Santomauro. Quest’ultimo porterà, all’ombra del fascino secolare dei templi, la pizza cilentana “ammaccata”.