Povertà, i meridionali continuano a soffrire. La storia di una famiglia salernitana senza casa e senza lavoro, costretta a vivere in macchina

Nel 2018, si stimano oltre 1,8 milioni di famiglie in povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7,0%), per un totale di 5 milioni di individui (incidenza pari all’8,4%).

L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta, secondo gli ultimi dati Istat, si conferma notevolmente superiore nel Mezzogiorno (9,6% nel Sud e 10,8% nelle Isole) rispetto alle altre ripartizioni (6,1% nel Nord-Ovest e 5,3% nel Nord-est e del Centro).

Su scala territoriale, Calabria (30,6%), Campania (24,9%) e Sicilia (22,5%) si confermano le regioni con la maggiore incidenza.

A proposito di povertà, il caso che in questi giorni ha fatto molto discutere e che è approdato su Mediaset è quello di una famiglia salernitana, ma residente in provincia di Varese, costretta a vivere in auto da oltre un anno e mezzo.

Tutto ha inizio nel settembre 2017. Dopo una vita trascorsa come muratore e carpentiere, Nicola Nicodemo, originario di Sanza, riceve una chiamata da Sapri, sempre in provincia di Salerno, da parte di un amico che lo invita a tornare nella sua terra, con la promessa di un lavoro e di una casa.

La famiglia Nicodemo decide così di tornare al Sud. “Arrivati lì, ci dicono che il lavoro promesso a mio padre non c’è più. E neppure la casa. Avevamo perso tutto”, dice la figlia ai microfoni della trasmissione Le Iene.

Alla famiglia non resta che cercare un posto in cui stare, ma si vede chiudere tutte le porte in faccia. Così si ritrovano a dormire in macchina tra il lungomare di Sapri, Capitello e Policastro. Trascorrono tutto l’inverno in queste condizioni, finché non decidono di tornare al Nord. Ma, una volta giunti a destinazione, le cose non vanno per il verso giusto. La famiglia non riesce a trovare un lavoro e una sistemazione. E da quel momento la loro casa è tornata a essere l’auto.

Loro sono formalmente residenti a Germignaga. Nel piccolo paese sul lago Maggiore la loro situazione è nota da almeno un anno e mezzo. “Vogliamo dare un aiuto concreto e non solo una risposta all’emergenza”, spiega Marco Fazio, sindaco di Germignaga. “La difficoltà è reperire un alloggio che possa accogliere questa famiglia. Noi come Comune abbiamo disponibile una somma di quasi 5mila euro per coprire l’affitto di un anno. Chiediamo a qualche privato di farsi avanti”. Ed è lo stesso appello che fa la famiglia Nicodemo. “Chiediamo un lavoro e una casa. Vogliamo tornare a vivere perché così è come morire lentamente ogni giorno”.

Il servizio delle Iene

https://www.iene.mediaset.it/2019/news/luino-varese-famiglia-vive-auto-appello-lavoro_433951.shtml

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