Pontecagnano Faiano, Carmine Pinto al “Pikentia Echoes Festival” per il primo Fuorifestival

Venerdì 19 aprile alle 18,30 al Museo archeologico nazionale di Pontecagnano “Etruschi di Frontiera” lo storico e scrittore Carmine Pinto presenterà in dialogo con Stefania Cavaliere, il suo libro “Il brigante ed il generale. La guerra di Carmine Crocco ed Emilio Pallavicini di Priola” (Laterza), nell’ambito della rassegna culturale “Pikentia Echoes Festival” promossa dall’assessorato alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Pontecagnano Faiano, con il patrocinio della Provincia di Salerno e della Regione Campania, in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Pontecagnano che ospita l’iniziativa.Il libro racconta la grande sfida che si svolse un secolo e mezzo fa sulle rive dell’Ofanto, tra il brigante Carmine Crocco ed il generale Emilio Pallavicini di Priola. L’autore racconta le loro vite parallele e attraverso queste, gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende, la guerra tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime, fino allo scontro finale e al sorprendente epilogo delle loro esistenze.

Carmine Pinto è professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Salerno dove è direttore del Dipartimento di Studi umanistici. Si occupa di storia politica, culturale e militare. Dirige il Centro di ricerca sui conflitti in età contemporanea e la Rassegna storica del Risorgimento. Ha insegnato in molti atenei europei e latino-americani, è membro di comitati redazionali di riviste italiane ed internazionali.

La rassegna. A novembre ha preso il via la prima edizione della rassegna culturale “PikentiaEchoes Festival” con la presenza della giornalista e scrittrice Tiziana Ferrario e della scrittrice Karina Sainz Borgo. Dopo il Fuorifestival di venerdì prossimo, la rassegna proseguirà con gli appuntamenti in programma dal 22 al 26 maggio che prevedono un focus sul romanzo storico e la partecipazione di scrittori e giornalisti.

Il progetto. “Dialoghi-incontri-memorie” è il sottotitolo della rassegna ma anche il senso del progetto che intende promuovere un confronto sui temi più importanti dell’attualità partendo dalla riscoperta delle radici e dalla storia di Pontecagnano. Non a caso gli incontri si svolgono in una delle cornici più rappresentative di Pontecagnano, il Museo archeologico nazionale “Etruschi di frontiera” a cui si aggiungerà a maggio un’agorà all’aperto trasformata in un vero e proprio salotto culturale per le presentazioni di libri e con stand e laboratori creativi per gli studenti.

«La rassegna culturale “Pikentia Echoes” rappresenta il punto di riferimento del nostro territorio avendo come bussola due concetti: partire dalla nostra storia e raccontarla con nuovi valori e significati, offrire spunti di dialogo e di riflessione grazie alla presenza di autorevoli ospiti – dichiara l’assessore alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Pontecagnano, Roberta D’Amico – La sfida è quella di avviare un processo culturale che sappia parlare ai molti e non ai pochi. Dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio culturale con l’obiettivo di far crescere il nostro tessuto sociale». «Quello della promozione della cultura è un lavoro certosino, che compiamo ogni giorno grazie ad un Assessorato particolarmente attivo ma anche ad un fitto e vivo partenariato con una serie di realtà che ci accompagnano in un processo di diffusione di valori e conoscenze che dobbiamo alimentare ogni giorno, tra i giovani ma non solo – dichiara il sindaco di Pontecagnano, Giuseppe Lanzara – Siamo più che entusiasti di questi momenti e li sosterremo sempre con il massimo delle nostre risorse umane e materiali». «Il Museo collabora attivamente a eventi culturali di spessore, come quelli del “Pikentia Festival”, perché favoriscono la coesione della comunità e lo scambio di esperienze culturali – dichiara la direttrice del Museo archeologico nazionale di Pontecagnano, Serena De Caro – Gli incontri con gli autori sono l’occasione per promuovere la conoscenza di storie di un periodo più recente, nel quale si costituisce il nostro Paese, come nel caso del libro del prof. Carmine Pinto, in una cornice come il Museo, che racconta storie e identità del nostro passato».

Le scuole.  Il “PikentiaEchoes Festival” entra nelle scuole: gli studenti hanno infatti un ruolo attivo nella rassegna. Dopo aver letto e approfondito in classe il libro di Sara Carbone “Stephen Bantu Biko. Un testamento di speranza”, dialogheranno con l’autrice sul tema dei diritti civili in occasione di un incontro che si terrà a maggio all’interno del Festival.

 

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