La quarta giornata del Picentia Book Festival è stata all’insegna della danza con Nicolò Noto coreografo e ballerino.
“Facevo arti marziali ma la danza mi ha stregato, anche se oggi dopo la nascita di mia figlia mi sento più papà che ballerino o coreografo, ha detto Noto nella affollata masterclass dal tema “La danza unisce: dal sogno alla realtà” con la partecipazione delle scuole di danza del territorio.
Nicolò Noto si avvicina alla danza all’età di 13 anni. Da lì in poi, il curriculum viene invaso da tantissime esibizioni, concorsi vinti, stage di perfezionamento e da moltissime testimonianze che hanno sottolineato il puro talento del giovanissimo ballerino piemontese.
Dalla borsa di studio al “Russian Ballet College” al corso “Tring Park School”, dalle esibizioni al “Giffoni Film Festival” al “Gala Internazionale di Danza Raffaele Paganini”, per poi interpretare “Il Mandarino Meraviglioso” con l’allestimento della Fondazione Arena di Verona e il primo ballerino in “Amarcord” balletto di Luciano Cannito con la partecipazione di Rossella Brescia.
Esperienze e professionalità al servizio di questo talento, che hanno contribuito alla vittoria di Nicolò Noto nella categoria “Danza” di Amici 2013 in onda su Canale 5. “Il premio vinto ad Amici, ha detto Nicolò, è servito per ripagare i miei genitori da tutti i sacrifici fatti”.
Dopo l’esperienza di “Amici”, ha interpretato “Paride” all’interno di “Romeo e Giulietta – Ama e Cambia il Mondo”, il nuovo musical di David Zard e “Titta” nel nuovo fortunatissimo allestimento di “Amarcord” con Rossella Brescia.
Dopo il periodo di studio e perfezionamento all’Opèra National de Bordeaux, Nicolo continua i suoi studi, la sua formazione e l’insegnamento ha una parte importante nella sua vita.
Come docente, con la Asd Luxury Dance, tiene lezioni e stage in tutta Italia. Vive a Frascati, ma resta legato alle sue origini. Nel pomeriggio la presentazione del libro di Francesco Rinaldi “Fratelli per sempre” accompagnato dalla musica del maestro Pablo Ciriaco e dalle letture di Michele Cioffi, direttore artistico del Picentia Book.
“Fratelli per sempre” racconta la vicenda di due fratelli: Leo, il minore affetto da autismo, e Arturo, stimato archeologo che viene accusato dell’omicidio di un malvivente, e del furto di un prezioso cratere conservato nel museo in cui è il responsabile della catalogazione di reperti antichi.
La stessa vicenda viene vissuta da altri due fratelli, di cui anche qui il minore presenta un disturbo della personalità, vissuti 2500 anni fa tra Atene e la Magna Grecia.
Queste due storie sono strettamente legate a un oggetto che, come una macchina del tempo, restituisce un segreto che verrà svelato dopo più di due millenni e mezzo. Questo oggetto è il famoso “Cratere del Minotauro”.
Con questo libro l’autore, che si considera un pittore delle parole perchè ha praticato l’arte della pittura, manda un messaggio preciso al lettore: non ci si salva mai da soli, più si è uniti, più si va avanti!