Andare oltre le nozioni di accoglienza e integrazione per sviluppare conoscenza e consapevolezza delle identità plurali di tutti, cittadini napoletani e immigrati, in un’ottica di reciprocità. Per Fatou Diako, presidente della Consulta Comunale degli Immigrati e di “Hamef”, ente di promozione sociale, questo dev’essere l’obiettivo dei progetti d’inclusione sociale che le associazioni e le istituzioni devono realizzare a favore dei giovani di tutte le età. In questo senso, Hamef ha portato avanti negli anni diversi progetti. “Una Scuola per Tutti”, realizzato con l’istituto comprensivo “Paolo Borsellino”, ha permesso ai ragazzi di realizzare una rappresentazione teatrale in francese basata sull’identità ivoriana, nelle sue espressioni artistiche, canore e coreutiche. L’accoglienza, da parte di tutte le famiglie, è stata eccezionale. La collaborazione tra stilisti napoletani e africani ha permesso di dare vita a delle sfilate interetniche che hanno attivato scambi proficui tra le diverse tradizioni sartoriali. Con il progetto “Lirica senza Confini”, realizzato con il patrocinio del Comune di Napoli, è stata utilizzata la cultura e l’arte canora per superare le barriere, i pregiudizi e le sovrastrutture mentali. “Hamef” collabora, inoltre, con l’Università Orientale assistendo i docenti dei corsi che si occupano di cooperazione internazionale, per favorire negli studenti universitari una migliore conoscenza dell’Africa e della sua cultura. Negli ultimi mesi, caratterizzati dalla pandemia, “Hamef” ha anche organizzato dei corsi d’italiano a distanza per rafforzare la conoscenza della lingua nei ragazzi immigrati e napoletani che vivono in contesti sociali disagiati. Alla base di tutti questi progetti, l’intenzione di insegnare ai più giovani il valore della diversità utilizzando come strumento lo scambio interculturale tra persone di diversa lingua, cultura, etnia e religione, per creare sinergie e opportunità formative e lavorative. Per quanto riguarda la Consulta, Diako ha evidenziato la necessità di procedere alla riapertura del bando che ne regola l’accesso, in modo da tornare a coinvolgere tutte le associazioni di migranti. In questo modo, al confronto in quella sede con il maggior numero possibile di interlocutori, seguirà la definizione delle linee di intervento da proporre all’Amministrazione. Grande sostegno alle attività di “Hamef” e della Consulta è giunto dai consiglieri Alfonso Merolla (Davvero – Sostenibilità & Diritti) e Claudio Cecere (DemA). Per la presidente Chiara Guida, questo incontro può essere la base per creare un legame tra la commissione Scuola e la Consulta, in modo da poter incidere sui percorsi educativi e formativi mantenendo il focus sull’inclusione e sulla valorizzazione delle diversità. Per rendere questi progetti d’inclusione strutturali, nelle prossime settimane la commissione promuoverà un incontro tra la presidente Diako, l’assessorato alla Scuola e l’assessorato alle Politiche Sociali, al fine di coinvolgere la Consulta nella redazione dei prossimi Piani Sociali di Zona.