In tempi di crisi, bisogna porre attenzione e fornire una giusta informazione a chi incolpevolmente non riesce a pagare l’affitto della casa in cui vive. Ed è bene sapere che il Fondo per la morosità incolpevole consente agli inquilini, in possesso di determinati requisiti e in una situazione di oggettiva difficoltà, di ottenere da parte dello Stato, delle Regioni e dei Comuni, aiuti economici per sanare il ritardo nel pagamento del canone di affitto o per stipulare un nuovo contratto di locazione.
Che cos’è la morosità incolpevole?
Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità dell’inquilino a provvedere al pagamento del canone di locazione a seguito della perdita o di una consistente riduzione del reddito del nucleo familiare.
Relativamente alle cause della sopravvenuta impossibilità la norma contempla una serie di casi, che vanno dalla perdita di lavoro per licenziamento, passando per situazioni di consistente riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, cessazioni di attività libero-professionali, fino alla malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo della famiglia per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
Per ottenere il contributo il richiedente insieme al proprio nucleo familiare deve possedere una serie di requisiti. Un reddito Ise non superiore ad euro 35.000 o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore ad euro 26.000; deve essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida, relativo all’alloggio condotto in locazione con contratto regolarmente registrato, nel quale risieda da almeno un anno.
Inoltre il cittadino italiano, europeo o extracomunitario con regolare titolo di soggiorno non deve essere titolare di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.
I contributi erogati ai richiedenti aventi diritto sono destinati a sanare:
- la morosità incolpevole, per il restante periodo del contratto in essere, sempreché non sia inferiore a due anni e vi sia la contestuale rinuncia all’esecuzione dello sfratto da parte del proprietario (8 mila euro al massimo);
- pagare il dovuto al proprietario nel caso in cui lo stesso consenta all’inquilino una proroga dell’esecuzione dello sfratto per il tempo necessario a trovare un’adeguata sistemazione abitativa (6 mila euro al massimo);
- assicurare il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione;
- assicurare il versamento di un determinato numero di canoni per un nuovo contratto a canone concordato (al massimo 12 mila euro).
Costituisce criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza all’interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia: ultrasettantenne, minore o invalido accertato per almeno il 74%, ovvero in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.
Il Fondo nazionale e il Fondo della Regione Campania
La disponibilità complessiva del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli per l’anno 2016 è pari a 59,73 milioni di euro, ed è ripartita tra le Regioni in proporzione al numero di provvedimenti di sfratto per morosità emessi, registrato dal Ministero dell’interno al 31 dicembre 2014, ed è ripartito per il 30% tra le Regioni Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e, per il restante 70%, tra tutte le regioni e le province autonome. Alla Regione Campania alla luce dei 4.882 provvedimenti di sfratto emessi, registrati dal Ministero dell’intero nel 2014, sono state attribuite risorse pari a 4.312.215,25 milioni di euro.
Nei prossimi giorni la Regione Campania emanerà le linee guida 2016, per l’accesso al fondo destinato agli inquilini campani morosi incolpevoli, con le quali disciplinerà nel dettaglio le modalità procedurali di accesso ai contributi per gli inquilini morosi e nel dettaglio criteri e requisiti di accesso, predisposizione dei bandi comunali e formazione delle graduatorie, criteri di priorità e riserve di priorità nella concessione dei contributi.
Nel rispetto delle linee guida regionali, i Comuni individuati dovranno ad ogni modo emanare bandi di concorso per poter redigere e comunicare l’elenco dei soggetti richiedenti che abbiano i requisiti per l’accesso al contributo, sia alla Regione, in modo che la stessa possa quantificare e ripartire le risorse tra i comuni, sia alle Prefetture, per le valutazioni funzionali all’adozione delle misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto.
La nostra associazione UNIAT Campania, da anni impegnata a fianco dei cittadini che vivono situazioni di disagio sociale ed economico, mette a disposizione, attraverso i tanti collaboratori e volontari, le proprie competenze per la ricerca di idonee soluzioni alle loro difficoltà.