Dovessimo raccontare, al di là dei tecnicismi, cos’è stato Comunicare per Integrare, forse, avremmo qualche difficoltà. Come sempre, quando si getta il cuore oltre l’ostacolo, si perde ogni riferimento e ciò che sembra riuscito malissimo, in realtà, è piaciuto moltissimo.
Così, lo scorso 7 giugno, quest’avventura organizzata da Voloalto, grazie al sostegno della Fondazione della Comunità Salernitana onlus, svoltasi presso l’I.I.S. “E. Ferrari”, è volta al termine. Quel giorno, nell’auditorium dell’istituto scolastico, si è tenuto l’evento conclusivo di questo lungo percorso. Probabilmente, solo in quell’occasione ci siamo resi conto fino in fondo di ciò che è stato. Dal parterre, guardando negli occhi chi sedeva in platea, abbiamo compreso appieno quanto l’abbiamo fatta grossa. Fino ad allora, purtroppo per noi, potevamo affidarci “solamente” al giudizio entusiasta delle giovani allieve che hanno partecipato al progetto.
Non che ci dispiaccia, in verità. Sebbene ci leggano, e non vorremmo si montassero la testa, non possiamo esimerci dal far loro i nostri più sinceri complimenti. Sono state partecipi e hanno saputo fare la loro parte fino in fondo, come potrete leggere nell’articolo che, di loro pugno, hanno scritto in questa pagine. Se il 7 giugno siamo stati così contenti, probabilmente, lo dobbiamo in larga parte a loro.
Aldilà del lavoro nel mondo dell’informazione, che l’ha portato non di rado a smaschera truffe e soprusi spesso a danno dei più deboli, Abete vanta un lungo impegno verso temi importanti. Dall’alcolismo giovanile, alle campagne di sensibilizzazione all’uso del casco in motorino, e non solo. Un impegno che è emerso con forza durante il suo intervento. Dalle parole di Abete è emersa grande sensibilità: «Io sono uno come voi, solo con una telecamera in mano. Grazie a Striscia la Notizia – ha detto – grazie ai suoi spettatori, cioè a voi, tento di rendere questo paese più giusto». Così, Abete ha raccontato il proprio percorso personale, non sempre facile, fino alla notorietà.
L’impegno televisivo, tuttavia, non ha impedito all’inviato di Striscia l’impegno sociale. Dal 2014, infatti, Abete ha lanciato la Campagna #NonCiFermaNessuno. Si tratta di una sorta di tour durante il quale, come un vero e proprio motivatore, spinge i ragazzi a superare le difficoltà della vita. Grazie a questo progetto, è stato possibile stringere una partnership con Penny Market. La catena di negozi, per ogni iscritto al progetto di Abete, dona un chilogrammo di riso al banco alimentare. A oggi, ne sono già stati donati oltre diecimila chilogrammi, a testimonianza del grande risultato fin qui raccolto.
Ed è anche per loro che abbiamo voluto organizzare quella che è, in ultima analisi, una festa. Un evento a cui Voloalto ha voluto invitare molti amici, non solo fra il pubblico. Fra gli ospiti, oltre quelli istituzionali, abbiamo chiamato a dare la propria testimonianza personaggi del mondo dell’informazione. Pur non potendo partecipare fisicamente, era insieme a noi col cuore Andrea Manzi, direttore di uno dei più prestigiosi quotidiani della provincia di Salerno, la Città. Proprio nella redazione del suo giornale, le ragazze hanno potuto toccare con mano come si lavora all’informazione. Era fisicamente con noi, invece, un altro mostro sacro dell’informazione: Eduardo Scotti, editorialista per La Repubblica. Con lui abbiamo cercato di capire perché è importante avvicinare i giovani studenti al giornalismo. Con Lucio Rossomando, editore della storica Radio Castelluccio, dove ugualmente le ragazze sono state in visita, abbiamo capito, infine, come è possibile fare impresa nel mondo dell’informazione.
Inutile nasconderlo, come in qualsiasi festa che si rispetti, c’è stato un ospite d’onore. Nel nostro caso è stato Luca Abete. Una scelta non casuale. Il nome dell’inviato campano del noto telegiornale satirico, Striscia la notizia, è arrivato dopo aver valutato a lungo. Alla fine, però, la scelta è ricaduta proprio su Abete per il suo impegno sociale.
