Si è tenuto giovedì 21 giugno presso il teatro sociale “A.Giuffrè”, al Centro Sociale di Battipaglia, lo spettacolo “Il Piccolo Principe 2.0” che ha visto in scena i componenti della compagnia teatrale “La Pazza Idea” storica compagine creata nel 2001 da Maria Carmela Morra, presidente e fondatrice della cooperativa sociale Voloalto.
Lo spettacolo, diretto da Rodolfo Fornario, attore e regista di Napoli, è frutto di una sceneggiatura liberamente ispirata al libro “Il Piccolo Principe” di A. De Saint Exupery, e tocca, in modo leggero e, a tratti, comico, tematiche importanti, quali la solitudine, il pregiudizio, l’integrazione, la diversità.
Una platea ricca, quella dello scorso giovedì che non ha risparmiato applausi per un lavoro che porta con sé passione, dedizione e un grande obiettivo, quello di creare un percorso riabilitativo stabile per ragazzi con disagio mentale, attraverso l’utilizzo del teatro sociale, coniugando riabilitazione e formazione, sia tecnica che artistica ma, soprattutto, contrastare il pregiudizio verso chi si ritrova in condizioni di fragilità.
“Loro mi hanno emozionato molto – ha dichiarato il regista Rodolfo Fornario – spero che questa sera abbiano emozionato e divertito anche voi. Se ci siamo riusciti vuol dire che abbiamo fatto davvero un buon lavoro”.
Tante le emozioni e la magia che hanno animato la serata, confermate dalle parole della sindaca di Battipaglia Cecilia Francese che, a fine serata, ha rinnovato i complimenti alla fondatrice Maria Carmela Morra e a tutta la compagnia per la buona riuscita della rappresentazione. Toccanti e d’impatto le parole del dottore Francesco Iuliano, psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Salerno, “L’identità ha bisogno di una narrazione, però narrarsi senza sentirsi protagonista è faticoso. Tutte le esperienze di malattia e di disagio mandano in cassa integrazione e, forse, licenziano, addirittura, per sempre, la parte utile, la parte protagonista. Le opportunità che Maria Carmela Morra, e che ognuno di voi concede, tengono in essere la parte protagonista”.
La serata si è conclusa con le parole della presidente Maria Carmela Morra “Il nostro scopo è creare una rete solidale e partecipe in questo percorso di riscatto ed emancipazione, e posso asserire che, attraverso il teatro, arriviamo al cuore delle persone, mostrando loro una realtà ben diversa da quella percepita e paventata a causa della mancanza di una corretta informazione e del pregiudizio che, purtroppo, è ancora molto forte nei confronti di chi vive questo tipo di disagio. Sul palco, non esiste più il “malato”, il “sano”,il “folle”, il “normale”, ma la persona, valorizzata e amata in quanto tale”.