«Prendi un libro, lascia un libro». È iniziata come la distrazione di Federico, piccolo affetto dalla leucemia, e poco alla volta sta rivoluzionando il mondo delle biblioteche italiane. Accade nel modenese, precisamente a Formigine, dove Elena Barbieri, madre del piccolo, ha realizzato la Biblioteca del Gufo emulando il fenomeno delle little free libraries americane.
Com’è nata la Biblioteca del Gufo
La Biblioteca del Gufo nasce a settembre del 2013, quando i medici diagnosticarono a Federico la leucemia. Per diciannove mesi il piccolo rimane in sostanziale isolamento. La madre, che già nel 2012 aveva accantonato il progetto, decide di realizzarlo insieme con lui. Inizialmente la prima biblioteca viene sistemata all’esterno dell’abitazione di Federico ed Elena, che chiede aiuto su Facebook: «Era bello vedere mio figlio che dava le istruzioni dalla finestra a chi si avvicinava», ricorda la madre. Grazie a questo espediente, Federico, che pure era costretto a rimanere in casa a causa della malattia, non rimane mai solo grazie ai libri. Anzi, come ricorda la madre stessa, chiunque prendeva un libro, finiva per lasciarne molti di più. Così, in breve, madre e figlio si ritovarono un patrimonio librario che consentì di aprire delle “succursali”. Oggi le Biblioteche del Gufo sono già sette, ma altre stanno per nascere.
Che cosa sono le little free library
Il fenomeno delle little free library esplode nel 2009, negli Stati Uniti d’America, quando Todd Bol e Rick Brooks inaugurarono la loro prima impresa sociale. Aprì così, lungo una pista ciclabile in Wisconsin, la prima libreria libera della storia. Oggi, le little free library registrate sono circa diecimila in tutto il mondo. In Italia, quella del modenese non è l’unica realtà. A Roma, nel 2012, venne installata la prima casetta italiana, ma successivamente si diffusero anche a Trento, Udine, Milano, Lecce, Cagliari.
I progetti futuri della Biblioteca del Gufo
Mentre alla Biblioteca del Gufo continuano ad arrivare sempre nuovi libri, che hanno “costretto” Elena a prendere anche un capannone dove conservarli, fioccano nuovi progetti. Il prossimo riguarderà un’altalena per disabili che finirà in un parco pubblico. Ma il l’obiettivo resta quello dei libri e della diffusione della letteratura. Lo scorso 13 novembre, la Biblioteca del Gufo ha inaugurato il Magazzino del Gufo, che ospiterà le attività invernali. Qui potranno essere acquistati alcuni libri, i cui proventi andranno a finanziare altre attività, come quella dell’altalena per disabili. E con i libri brutti che vengono donati, come si fa? Nessuna paura, Elena ha organizzato anche un reading di libri brutti. Un modo per ridere, anche della malattia di Federico, che ormai, è in remissione.