Il tratto piacentino della Via Francigena rivivrà grazie al bando regionale vinto da sei comuni

 “Il 2019 sarà l’anno del turismo lento”: da questo apparente ossimoro, nell’epoca dei viaggi last minute verso mete alla moda, nasce la proposta Francigena in Comune, promossa da sei amministrazioni in provincia di Piacenza e finanziata dal Bando di Rigenerazione Urbana della regione Emilia Romagna, con un budget di oltre un milione e 600 mila euro.

Percorso storico-religioso tra i più famosi d’Europa (riconosciuto, al pari del Cammino di Santiago, “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”), la Via Francigena rappresenta oggi un patrimonio sopito del territorio italiano, fatto salvo per le tratte in corrispondenza delle località turistiche più conosciute. Un territorio dalle potenzialità sconfinate, anche laddove meno lo si immagina, tanto sul piano naturalistico quanto su quello culturale.

Ecco perché il progetto Francigena in Comune si prefigge, secondo le parole del suo responsabile, l’architetto milanese Vito Redaelli, di “veicolare contenuti oltre ai servizi, favorendo lo scambio di memorie ed esperienze, per valorizzare territori outsider e realtà sottovalutate sul piano turistico”. Il piano prevede quindi innanzitutto un “recupero dell’eredità culturale” attraverso il diretto coinvolgimento di associazioni e comunità locali, in momenti di partecipazione e confronto (anche tra comuni limitrofi) fin dalla fase progettuale, la cui chiusura è avvenuta a giugno 2019.

Dall’inizio del 2020, poi, si procederà con l’intervento concreto su infrastrutture, realtà ricettive e segnaletica, dal design tanto riconoscibile sul piano estetico quanto utile su quello pratico: oltre alla riqualificazione in servizi per turisti di luoghi ed edifici pubblici dismessi nelle sei realtà coinvolte (Castello di Calendasco, secondo piano di una villa storica a Pontenure; ex cinema a Gragnano Trebbiense; piazze e spazi pubblici a Cadeo, Fiorenzuola d’Arda e Alseno), è previsto anche un concorso online, sulla piattaforma informatica dell’Ordine degli Architetti di Bologna, per la creazione di elementi di arredo urbano dedicati al pellegrino, dalle fontane-lavapiedi ai totem segna-percorso. Verranno premiati i progetti realizzati coerentemente con i valori culturali e geografici della Via Francigena e capaci di inserirsi nei diversi contesti paesaggistici, garantendo nel contempo occasioni di socialità e scambio (anche multimediale) tra visitatori e abitanti del luogo.

da abitare.it

 

 

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