Flevoland e l’ incontro tra arte e natura

Paul De Kort, Pier + Horizon. (ph. Gert Schutte, courtesy Visit Flevoland)

Situata al centro dei Paesi Bassi sei metri sotto il livello del mare, la provincia del Flevoland è il più grande “polder” del mondo. Progettato nel 1891 dall’ingegner Cornelis Lely e realizzato a partire dal 1916 grazie allo sbarramento artificiale dello Zuiderzee, rappresenta una gigantesca bonifica, e nel suo paesaggio convivono città (Lelystad) natura e anche arte.

Antony Gormley, Exposure. (Courtesy Visit Flevoland)

Infatti, un affascinante percorso ciclabile collega tra loro le sette opere site-specific create nell’arco degli ultimi 40 anni da grandi artisti e designer internazionali: Polderland Garden of Love and Fire di Daniel Liebeskind, Pier + Horizon di Paul De Kort, The Green Cathedral di Marinus Boozem, Earth Sea di Piet Slegers, Sea Level di Richard Serra, Exposure di Antony Gormley e Observatorium di Richard Morris.

Richard Morris, Observatorium. (Courtesy Visit Flevoland)

Recentemente nel Flevoland è stato anche inaugurato un nuovo parco nazionale di circa 29 mila ettari, il Nieuw Land, che costituisce un’eccezionale occasione per comprendere il rapporto tra popolo olandese e territorio, e comprende riserve naturali dalle caratteristiche specifiche. La zona del lago Oostvaardersplassen, nota per i suoi cavalli selvatici, presenta una straordinaria biodiversità; il Lepelaarplassen è un ex fondale marino emerso; il Markermeer è uno straordinario puzzle di isole (una sola di esse visitabile, per ora).

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