La Regione Campania riconosce e finanzia ben 4 eco musei presenti sul territorio. I primi della Regione. Con decreto n. 217 del 9-12-2024. È una data storica che mette in luce l’impegno profuso dalle numerose personalità che lavorano incessantemente sul territorio campano per lo sviluppo turistico e il recupero di realtà che meritano di essere conservate. La Campania può vantare un vasto patrimonio materiale e immateriale che ad oggi è considerato uno dei maggiori attrattori turistici di cui la regione meridionale gode. Ad esso è stata dedicata la rassegna del patrimonio immateriale della Regione Campania tenutasi al NEXT di Paestum pochi giorni fa. Con il lavoro svolto dalla consigliera regionale vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino, oggi il patrimonio culturale conta ufficialmente i primi quattro eco musei. Realtà messe su da agenti territoriali che hanno prodigato il proprio impegno per il recupero delle antiche tradizioni. Sono stati riconosciuti, il Moss di Scampia, l’Ecomuseo dei Picentini, l’ecomuseo di Morigerati e l’ecomuseo delle Cucine rurali dell’Alta Irpinia. La regione ha stanziato la somma di 150.000 euro, risorse economiche messe a disposizione dalla Regione per i costi di gestione e delle attività che le neo realtà riconosciute sostengono. “Una legge regionale importante perché mette un tassello significativo nel recupero, nella salvaguardia e nella promozione del patrimonio culturale, dell’identità ricca e molteplice delle diverse aree della nostra regione. Da oggi la valorizzazione e la conservazione delle tradizioni, dei più bei siti paesaggistici e di ogni bene materiale e immateriale passerà anche per il contributo degli ecomusei”, dichiara Valeria Ciarambino. È chiaro che l’intento è stato quello di soprelevare quello che è l’attrattore turistico campano per il quale numerose realtà presenti sul territorio si spendono quotidianamente. In tal modo è dato rilievo a tutte quelle associazioni che si occupano insieme alle Pro Loco del recupero delle tradizioni e della conservazione dell’identità paesaggistica. La cura e il rispetto dei beni materiali e immateriali di un territorio richiede un lavoro che prescinde dall’organizzazione di eventi di risalto, gestire un patrimonio culturale chiede lavoro di sacrificio, abnegazione che non sempre vengono riconosciute. “Quella di oggi è una grande vittoria per il nostro territorio. Il riconoscimento di quattro ecomusei è il segno tangibile che la Regione Campania ha finalmente volto il suo sguardo con attenzione alle piccole realtà territoriali e al grande patrimonio che gestiscono. “Le Proloco così come le molteplici associazioni presenti sono un valore che va riconosciuto e tutelato. In qualità di fondatore dell’ass. Picentini, insieme ad Andrea Vitolo, Presidente di Circolo Verde, Rosa Genovese per l’ass. Rareca e Daniela Sibilio per l’ass. Paesaggi Narranti, sono oggi felice per il riconoscimento ottenuto”, dice il Presidente Provinciale dell’Unpli – Unione Nazionale delle Proloco d’Italia, il dot. Pietro D’Aniello. Continua così la presidente dell’ass. Picentini, Daniela Sibilio: “Con grande emozione comunichiamo che la Regione Campania ha riconosciuto la qualifica di Ecomuseo dei Picentini – Le Terre della Felicità, appartenente all’Ass. Ecomuseo dei Picentini Aps, grazie al percorso intrapreso fin dagli anni 2017/2018. Ringraziamo per la tenacia e la perseveranza, fin dalla presentazione della Legge regionale a sua firma, l’on. Valeria Ciarambino e l’intera struttura dell’UOD Promozione e valorizzazione dei musei e delle biblioteche della Regione Campania, per la disponibilità, le comunicazioni costanti, il supporto nella fase di presentazione dell’istanza e per la disponibilità all’accompagnamento in questa nuova fase del progetto”.