Il 17 ottobre ricorre la giornata internazionale contro la povertà, istituita dall’ONU il 22 dicembre 1992. Da allora, purtroppo, la situazione non è particolarmente migliorata. Nonostante il Reddito di cittadinanza, secondo gli ultimi dati Eurostat, la Campania è una delle regioni più povere d’Europa.
Quattro persone su dieci sono “a rischio povertà” ovvero hanno un reddito disponibile, dopo i trasferimenti sociali, inferiore al 60% di quello medio nazionale.
La difficile situazione reddituale dei campani viene confermata anche dall’alto numero di domande di accesso al Reddito di cittadinanza accolte (più del 18% delle domande di accesso accolte a livello nazionale, contro il 17,2% di quelle presentate).
In cima alla lista delle domande approvate in Campania si trova, con il 71 per cento, la città di Caserta. Segue subito dopo Napoli con il 70 per cento, mentre Benevento e Avellino si posizionano al terzo posto con il 69 per cento. Chiude la classifica Salerno con meno due punti percentuali rispetto alle penultime province campane.
Se si guarda al rischio di povertà o esclusione sociale che tiene conto non solo del reddito disponibile, confrontato con la media nazionale, ma anche della grave deprivazione materiale e delle famiglie nelle quali è molto bassa l’intensità di lavoro, la Campania resta comunque la regione in Europa nella quale questa percentuale è più alta. Infatti, risulta a rischio di povertà o esclusione sociale oltre la metà della popolazione (il 53,6%), con una crescita significativa rispetto al 2017 (era il 46,3%).