Un anno fa si insediava la Consulta del Turismo presieduta dal consigliere provinciale delegato al Turismo Pasquale Sorrentino, con l’obiettivo di creare un reale confronto tra l’amministrazione provinciale e il tessuto socio-economico della provincia, al fine di attivare sinergie con gli stakeholder dei vari comparti per l’individuazione di strategie di sviluppo condivise. A distanza di un anno dall’avvio dei lavori, abbiamo fatto un primo bilancio delle attività svolte con il consigliere provinciale e presidente della Consulta, Pasquale Sorrentino.
Consigliere, qual è l’obiettivo della Consulta provinciale del Turismo da lei presieduta?
L’obiettivo della Consulta è creare una relazione proficua tra i soggetti che concorrono alla strategia turistica dell’intera Provincia di Salerno la quale non è composta solo da grandi player economici e infrastrutturali, ma anche e soprattutto da piccole e medie imprese, aziende familiari, associazioni turistiche e culturali che impreziosiscono il racconto multiforme di una provincia “aperta” a diverse tipologie di ospitalità.
Chi ha aderito alla Consulta?
Superata ogni più rosea aspettativa con oltre 140 adesioni e altre richieste in arrivo. L’intuizione del Presidente Alfieri è stata quella di intercettare un bisogno di ascolto e di coinvolgimento di tanti stakeholder. È la vocazione della Provincia a innescare questa esigenza.
È passato un anno esatto dalla costituzione dell’organo di sviluppo turistico della provincia di Salerno. Possiamo tracciare un primo bilancio del lavoro svolto finora?
Ci siamo assegnati un metodo di lavoro, armonizzando quello che già esiste (eventi e luoghi da vedere) in un itinerario di 365 giorni per tutte le 15 aree della Provincia di Salerno, sulla base delle risposte ricevute alle nostre richieste, inviate a tutti i Comuni della Provincia. La Consulta del Turismo è stata presente alle maggiori fiere nazionali (BIT Milano, BMT Napoli, BITUS Pompei, BMTA, OPEN e DMED a Paestum).
Cosa si sta programmando per il futuro?
Il prossimo obiettivo è digitalizzare le nostre attività, strutturare una interazione tra tutti i soggetti aderenti e lavorare ad una manifestazione fieristica con un focus sul turismo religioso. Occorre farlo bene, senza urgenza, né ansia. Abbiamo pochi mezzi, ma una grande volontà.
Possiamo fare anche un bilancio del turismo in provincia di Salerno?
Il turismo in Provincia di Salerno gode di una robusta dose di buone intenzioni che non sempre si traducono in azioni concrete. Occorre programmare meglio, osare un po’ di più e dedicarsi prima agli abitanti e poi agli ospiti. È la ricetta migliore: vivere per promuovere.