In occasione del centenario della morte di Monsignor Antonio Sacco, il Comune di Sant’Arsenio ha indetto due bandi di concorso per altrettante borse di ricerca, con l’obiettivo di approfondire due momenti cruciali della storia della Certosa di Padula: il periodo di massimo splendore in Antico Regime (1640-1799) e le trasformazioni subite dopo la soppressione come istituzione religiosa, dalla fine del XVIII secolo al Novecento (1798-1980).
Le ricerche si concentreranno sull’apogeo della Certosa come istituzione religiosa, con particolare attenzione alla sua trasformazione in una grande baronia feudale a partire dal XVII secolo, alla moltiplicazione dei beni artistici e delle proprietà, e al periodo di maggiore splendore artistico e politico nel Settecento, nonché sulle vicende che hanno portato alla soppressione della Certosa, la dispersione dei beni artistici e le diverse destinazioni d’uso che i suoi spazi hanno subito nel tempo.
I vincitori dei concorsi, selezionati tra candidati in possesso di laurea in Filologia moderna, Studi Storici, Beni Culturali o titoli equipollenti, avranno il compito di catalogare i materiali bibliografici e documentari già prodotti sull’argomento, nonché quelli conservati negli archivi di Salerno, Napoli e Potenza, sotto la guida di un tutor accademico specializzato.
Le borse di ricerca avranno una durata di quattro mesi, presumibilmente dall’1 marzo al 30 giugno 2025, e prevedono un compenso di 6 mila euro. La selezione, affidata alla commissione composta dall’architetto Enrico Coiro, dal giornalista Giuseppe D’Amico, dal professore Carmine Pinto e dalla dottoressa Rosanna Giudice, avverrà tramite valutazione di titoli e colloquio, con quest’ultimo previsto per l’11 marzo 2025.
Le iniziative si pongono come un’importante opportunità per approfondire la conoscenza storica e artistica di uno dei luoghi simbolo del patrimonio culturale campano.