La Campania si mobilita per accogliere i cittadini ucraini in fuga dal conflitto

Stamattina, presso la Prefettura di Napoli, si è tenuta una riunione sulle misure di accoglienza per i cittadini ucraini in fuga dal conflitto.

All’ incontro, presieduto dal Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, erano presenti l’Assessore regionale alla legalità, sicurezza e immigrazione Morcone, il Sindaco di Napoli, Manfredi, il Console ucraino a Napoli, l’ANCI, dei vertici delle Forze dell’ordine, nonché i rappresentanti degli Arcivescovi di Napoli e Pozzuoli.

Nel corso della riunione è stata concordata la massima collaborazione tra tutti gli interlocutori interessati e sono state stabilite le linee di azione comune per garantire la migliore assistenza ai cittadini ucraini in arrivo sul territorio dell’area metropolitana.

La Regione Campania, invece, ha messo a disposizione, quale hub di prima accoglienza, il Covid Residence dell’Ospedale del Mare che dispone di 168 posti immediatamente fruibili, ove saranno effettuati i primi screening sanitari a cura dell’A.S.L. Napoli 1 e verrà, successivamente, organizzato il trasferimento per coloro che ne necessitano, presso centri di accoglienza straordinaria, strutture messe a disposizione dal Comune di Napoli -come ad esempio quella già individuata a Marechiaro che dispone di 55/60 posti –  da altri Comuni dell’area metropolitana o da enti e associazioni religiose e di solidarietà.

Nella giornata di domani, presso la Prefettura, sarà insediata una cabina di regia, composta da rappresentanti di tutte le istituzioni interessate  finalizzata a definire un quadro complessivo delle informazioni utili alla gestione dell’emergenza per un’organizzazione unitaria degli interventi e per monitorare il fenomeno.

Intanto, anche nel resto del territorio campano si stanno già accogliendo i primi ucraini in fuga dalla guerra. Due giorni fa a Napoli sono arrivati 56 profughi, soprattutto donne e bambini.  Tanti stanno arrivando in queste ore  anche nel salernitano, dove la macchina della solidarietà e dell’accoglienza si è già messa in moto.

Foto: Artūras Kokorevas

Se questo articolo ti è piaciuto, fai una donazione a "Il Sole & le Nuvole” DONA ORA

Lascia una replica

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui