Nel territorio del Napoletano, secondo la Direzione investigativa antimafia, “il coinvolgimento di minori in eventi criminosi starebbe registrando una significativa evoluzione per numero e tipologia di eventi delittuosi di cui gli stessi minori risultano non solo vittime ma talvolta protagonisti per motivi derivanti dalla loro condizione sia di tossicodipendenza, sia di affiliazione a famiglie di camorra”. È l’allarme lanciato nella Relazione semestrale dalla Dia, secondo cui “sul medesimo piano, sebbene estranea al fenomeno camorristico, appare la pericolosa, consistente presenza di minori che si muovono in gruppo esercitando violenza del tutto ingiustificata nei confronti di coetanei o di fasce sensibili che annoverano anziani e disabili. In generale si tratta di giovani che proverrebbero prevalentemente da periferie degradate e che hanno maturato esperienze di vita segnate da disagio familiare, difficolta’ economiche, gravi forme di precarietà abitativa e carenze culturali derivanti da discontinuità o da completo abbandono scolastico”.
Foto: mikhail nilov