Arrivato nel 2014 dal Gambia con un barcone, il 25enne Yankuba Darboe ha discusso a Benevento la sua tesi di laurea in Scienze Biologiche all’università del Sannio. Il titolo: le cellule staminali nelle applicazioni terapeutiche. Un sogno diventato realtà.
Ma all’inizio non è stato semplice. Yankuba ha scalato una piccola montagna, perché i titoli di studio conseguiti in Africa non valgono in Italia. Così è ripartito da zero: diploma di terza media e maturità scientifica, poi la facoltà di Scienze Biologiche.
Ma la sfida con la vita Yankuba l’aveva già vinta arrivando in Italia. “Essere vivi è già un miracolo”, dice il 25enne quando ricorda il suo viaggio e la vita dalla quale è stato costretto a fuggire lasciando la sua terra, il Gambia.
Ospitato nel sistema Sprar per minori non accompagnati, Yankuba lavora duro, fa volontariato presso la Caritas diocesana di Benevento, studia e si diploma.
Riesce a restare a Benevento grazie alla famiglia di Gigi e Mario La Monaca, quelli di Radio Città Benevento, poi arriva il lavoro come operatore nello Sprar e grazie a questo l’iscrizione all’Università.
La storia di Yankuba dimostra che quando l’accoglienza è anche promozione umana, oltre che protezione, una persona fragile riesce ad emanciparsi dal bisogno, diventando una persona libera e forte.
“É stato un arricchimento per tutti noi” dice Maria Moreno, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Unisannio dell’Università degli Studi del Sannio e Relatrice della Tesi di Laurea di Yankuba “con la Laurea Yankuba raggiunge un obiettivo importante per la sua vita privata e professionale. Un obiettivo che gli ha permesso di dedicarsi allo studio oltre che al lavoro. In questo percorso abbiamo partecipato dando supporto a Yankbua che ha trovato disponibilità da parte dei suoi colleghi studenti e del personale docente e non docente”.