La Regione Campania, nell’ambito del Por Campania Fse 2014-2020, ha finanziato il progetto«L’adozione sociale delle vittime di racket e usura», curato da Sos Impresa-Rete per la Legalità con Confesercenti Campania.
L’adozione sociale consiste nella sperimentazione, inedita in Italia, di una figura istituzionale del Tutor di Prevenzione e Solidarietà a favore di quanti sono vittime, o anche potenziali vittime, del racket e/o usura ed anche verso chi si trova in una particolare condizione di sovra indebitamento. Con tre grandi novità: non c’è distinzione tra i destinatari finali dei benefici del progetto, ovvero gli operatori economici, dalle famiglie; insieme ci sono sia gli strumenti di prevenzione che quelli di solidarietà; esiste il tutoraggio, che unisce l’erogazione di servizi all’accompagnamento personale e qualificato verso la soluzione delle criticità.
I Fondi, circa 2.5 milioni di euro, sono a disposizione degli imprenditori che denunciano i criminali, e questo nuovo strumento è un vero e proprio servizio pubblico di assistenza e di solidarietà che sostiene le vittime e le proprie famiglie, accompagnandoli a 360° (sul piano fiscale, legale, nell’istanza di accesso ai fondi e ai crediti, con i psicologi per i familiari) a risolvere le proprie situazioni di criticità, sia per prevenire che per uscire dal tunnel in cui sono piombati.
Per rappresentare l’incidenza del racket e dell’usura sulla salute delle imprese italiane e, soprattutto, per sottolineare l’importanza del sostegno fornito dalle attività del Comitato di Solidarietà per le vittime di questi reati, secondo dati forniti dal “Centro Studi ed Elaborazione Dati” di SOS IMPRESA-Rete per la Legalità con riferimento agli anni 2013-2018, sono stati elargiti ristori complessivi per quasi 120 milioni di euro nelle 257 sedute in cui si è riunito il Comitato. La Campania, in questo senso, occupa la quarta posizione della “classifica”, con l’11,38% di assorbimento di tali aiuti, dopo Sicilia (41,07%), Calabria (22,98%) e Puglia (12,52%).