Non è il solito venditore ambulante. Non gira tra gli ombrelloni di Palinuro e del Cilento come fanno centinaia di ambulanti per vendere costumi, gonfiabili, anelli e catenine. Mamadou, un 40enne senegalese, vende in spiaggia le fiabe africane per bambini, ma anche libri che raccontano il suo legame indissolubile con il continente nero. “Il legame di un africano verso la propria terra non si spezza mai – dice Mamadou – malgrado la sua diversità religiosa, etnica e culturale”.
L’ambulante senegalese è arrivato in Italia una dozzina di anni fa, a bordo di un vecchio barcone, rischiando la vita. Dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, inizia a lavorare come bracciante agricolo in Puglia, per mantenere la moglie e i quattro figli rimasti in Senegal. Ma non è questo il suo destino. Così decide di lasciare i campi per vendere fiabe africane. “E’ un modo per far conoscere la mia terra”, dice orgoglioso. Anche se le condizioni di vita in questa parte del mondo, tra cui il Senegal, non sono affatto incoraggianti. La fame e i conflitti spingono milioni di persone a partire per l’Europa rischiando la vita con viaggi pericolosi attraverso il deserto del Sahara e il mar Mediterraneo. La maggior parte di questi viaggi fallisce. In tanti muoiono. Ma l’Europa resta l’unica speranza. Anche per Mamadou. Per lui, però, il viaggio non è ancora terminato. Tanto sa che un giorno ritornerà alle radici.