Il diritto all’abitazione è il diritto economico, sociale e culturale ad un adeguato alloggio e riparo. Tale diritto viene sancito per la prima volta nella Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, promossa dalle Nazione Unite e firmata nel 1948. In Italia, contrariamente ad altri paesi europei, non è presente nel dettato costituzionale una norma che sancisca il diritto all’abitazione come diritto sociale espressamente riconosciuto. A Napoli, l’Amministrazione Comunale prova ad invertire la tendenza attraverso il progetto dell’Agenzia Sociale per la Casa finanziato dal PON Città Metropolitana 2014-2020 (Asse 3 Inclusione Sociale) e opera secondo il paradigma “Housing First” per l’attivazione di un percorso per l’inserimento lavorativo, sociale, educativo e sanitario dedicato al superamento progressivo delle cause della povertà abitativa e la contestuale attivazione di un percorso di accompagnamento all’abitare.
“L’obiettivo di questo progetto – sottolinea l’assessore l’Assessore al Lavoro con la delega alle Politiche per la Casa Monica Buonanno- è quello di aiutare, concretamente, le persone e i nuclei familiari in condizioni di povertà abitativa e/o economica derivata dalla mancanza di lavoro, fornendo non solo un contributo economico ma anche appositi servizi che contribuiscano a ricostruire una stabilità complessiva”.
Intanto, l’assessore Buonanno ha reso noto che sono state istituite altre sedi dell’Agenzia Sociale per la Casa sul territorio comunale: oltre alla sede centrale di Piazza Cavour n.42, presso gli uffici del Servizio Politiche per la Casa, sarà possibile fissare un appuntamento anche nelle sedi delle Municipalità 2, 4, 8 e 10 (rispettivamente: Corso Garibaldi 234; Via Gianturco 99; Via del Plebiscito a Piscinola 38; Via B. Cariteo 15)”.