di Basilio Puoti
A pochi metri dai templi di Paestum si è svolto l’evento di presentazione della terza edizione del DMED-Salone della Dieta Mediterranea, in programma dal 24 al 26 maggio, presso il NEXT-Nuova esposizione dell’ex tabacchificio di Capaccio-Paestum.
Il salone è promosso dal consorzio Edamus con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, delle Regioni Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, della Provincia di Salerno, di Italia Ortofrutta e Confindustria.
Moderato dalla giornalista Maria Rosaria Sica, l’incontro è stato aperto dall’assessore comunale all’igiene urbana Gianfranco Masiello, che ha portato i saluti del sindaco Franco Alfieri e ha ribadito l’importanza “di un modello alimentare che si basa sulla biodiversità e la stagionalità dei prodotti tipici locali e che apporta numerosi benefici alla salute umana come dimostrato dagli studi quarantennali del biologo statunitense Ancel Keys”. “L’evento – ha spiegato Loredana Parisi, coordinatrice del progetto – vede la partecipazione di cento imprese di sei regioni del sud Italia, di Legambiente, di diverse fondazioni, consorzi, università, nonché di Bcc, Cnr, Unpli, Parco archeologico di Paestum e Velia, Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dieci Gal campani, Associazione borghi autentici d’Italia con circa 30 espositori”. Durante la presentazione, Giuseppe Coccorullo, presidente del parco del Cilento, ha affermato: “la dieta mediterranea è un importante stile alimentare, e un modo di vivere sano, spesso apprezzato più all’esterno che nel nostro territorio. C’è molto lavoro da fare. Vi ringrazio per quello che state facendo per unire territori e partner. È necessario fare squadra per valorizzare la nostra identità, la nostra cultura e le eccellenze locali, da tramandare alle generazioni future”. Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale, ha dichiarato: “la presenza all’evento delle organizzazioni dei produttori di varie regioni offre l’occasione di un ampio confronto sul nostro patrimonio alimentare e sulle eccellenze agricole. Oggi sembra si possa far a meno dell’ortofrutta quando invece una corretta ed equilibrata alimentazione, a base di frutta e verdura, e un sano stile di vita, da parte dei consumatori, può portare a una riduzione rilevante delle spese sanitarie”. Per l’assessore regionale all’agricoltura, Nicola Caputo, “il DMED rientra in un percorso ambizioso che punta a trasformare la dieta mediterranea in un surplus, un valore aggiunto per le nostre aziende. Attraverso questa iniziativa la Regione intende supportare le imprese locali e creare un volano per il settore agroalimentare. La dieta mediterranea, e con essa la nostra capacità di star bene, è la sintesi degli sforzi che i produttori stanno compiendo nei nostri territori. Questa fiera presenta il meglio delle nostre produzioni, e della tradizione campana, e si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per questa nicchia di mercato, ma anche per nuovi itinerari turistici ed enogastonomici. Stiamo lavorando per valorizzare la nostra ricca biodiversità ed esportare nel mondo il nostro patrimonio gastronomico, culturale ed economico. Anche da questi eventi parte il riscatto della regione Campania”. Il presidente di Edamus, Emilio Ferrara, ha aggiunto: “l’obiettivo di DMED è di creare un luogo di approfondimento sul “made in Italy” ponendo particolare attenzione all’internazionalizzazione dei nostri prodotti agroalimentari. Il messaggio che si vuole trasmettere è che la dieta mediterranea non è solo uno stile alimentare salutare, e del buon vivere, ma anche un modello di sviluppo socio-economico dei territori. Un modello ricco di buone pratiche (dalla produzione al consumo dei prodotti, dai benefici sulla salute e l’ambiente ai risvolti sociali ed economici) utile ad affrontare le sfide del futuro previste dall’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. Fra gli obiettivi dell’edizione 2024 del Salone c’è la presentazione del Manifesto della dieta mediterranea che intende definire e allargare gli orizzonti, per gli anni a venire, del nostro ricco patrimonio a livello nazionale e internazionale”. L’incontro è stato chiuso da Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco archeologico di Paestum e Velia, che ha concluso:
“i nostri territori hanno un profondo legame con la dieta mediterranea. A Paestum e Velia, il concetto di “diaita” come stile di vita virtuoso, che affonda le sue radici nel VI secolo a.C., era già chiaro agli abitanti di Poseidonia e di Elea, rappresentando un approccio alla vita che, da allora, continua a essere la chiave per la sostenibilità e per tanti altri aspetti. Il 26 maggio verrà anche inaugurato il “Sentiero delle Terre della Dieta Mediterranea”, che da Paestum arriverà a Velia, creando nuove opportunità per futuri legami istituzionali, sinergie e collaborazioni. Attraverso la dieta mediterranea e il tema della partnership, focus dell’edizione di quest’anno, si determina l’incontro tra patrimoni Unesco, per promuovere cultura, benessere, tradizioni e storia millenaria”.