Tre i momenti in programma, di cui il primo presso la Mediateca Comunale Alda Merini ed i restanti all’interno del polo museale di Via Lucania.
Ad aprire la tre giorni la presentazione del libro Cicerone al Sud: un volume finalizzato alla narrazione del viaggio-esilio che il protagonista fece a fronte della condanna comminatagli dal Senato nel 58 a.c. Saranno presenti gli autori Felice De Martino, Dirigente dell’ERSAC, e Felice Pastore, Presidente del Gruppo Archeologico Salernitano. Dialogheranno con loro, a partire dalle ore 18:30, Alessandro Basso, cultore di storia locale, ed Antonella Mazzeo, docente di italiano. Coordinerà i lavori Carmen Altamura, giornalista.
Seguirà, il 18 aprile, la serata dedicata a Denominazione di origine inventata, il testo redatto da Alberto Grandi, professore associato all’Università di Parma ed autorevole firma di svariati libri e monografie. Al centro dell’opera, la messa in discussione dei falsi miti che da sempre albergano nella tradizione gastronomica italiana. Interverranno, a partire dalle ore 18:00, Francesco Nicodemo, di Fondazione Italia Digitale, ed Antonluca Cuoco, pubblicista La Ragione. Modererà la giornalista Carmen Altamura.
Chiuderà l’iniziativa, la presentazione de Il Brigante ed il Generale. Il libero racconta le gesta di due protagonisti della guerra civile per il Mezzogiorno: Carmine Crocco, pastore e bandito di professione, ed Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, nonché militare esperto. Il volume porta la firma di Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno, già autore di numerosi testi sui sistemi politici del Novecento, guerre civili e movimenti nazionali nel XIX secolo. Ad intervistarlo, con inizio alle ore 18:30, vi sarà Stefania Cavaliere, giornalista.
“Inauguriamo la primavera con un’iniziativa che profuma di confronto, di riflessione, di apertura verso mondi talvolta inesplorati che meritano la nostra attenzione e destano la nostra curiosità. In questa tre giorni dedicata ai temi della storia, della guerra, degli antichi splendori ma anche delle antiche controversie e contraddizioni, rinsalderemo il valore della cultura intesa come espressione di bellezza e di opportunità per creare dialogo, interesse, fuoruscita dall’individualismo e dalle false convinzioni”, ha commentato l’Assessora alla Cultura Roberta D’Amico.
“Felice di onorare il senso più profondo della cultura con la presentazione alla città di tre volumi di alto spessore, che ci ricordano il valore della pace, della conoscenza, della storia intesa come modalità di riscatto dagli errori commessi nel passato. Grazie a chi lavora a questi momenti, consapevole che sollecitare la parola in un tempo in cui essa è ridotta ai minimi termini significa riposizionare le basi per una crescita personale e collettiva, che ci porterà verso l’armonia e la bellezza”, ha concluso il Sindaco Giuseppe Lanzara.
