Martedì scorso, nella basilica di san Giovanni Maggiore è stata conferita a Vinicio Capossela da Roberto Tottoli, Rettore dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale, la laurea magistrale honoris causa in “Lingue e Comunicazione Interculturale in Area Euromediterranea” (LM-38).
La cerimonia si è aperta con i saluti di Giuseppe Cataldi, direttore del dipartimento di Scienze umane e sociali, a cui è seguita la Laudatio di Anna Mongibello, ordinaria di Lingua e Linguistica inglese, e infine la Lectio magistralis del neodottore Vinicio Capossela.
Per il Rettore Tottoli «La potente, ampia e articolata produzione artistica di Capossela è ispirata agli stessi valori de L’Orientale, ossia solidarietà e accoglienza, resistenza, perseveranza e compassione.
Come un laureato modello de L’Orientale, Capossela legge e rielabora con straordinaria lucidità e un’appassionata espressività i grandi temi culturali e sociali del presente e del passato, ibrida repertori, stili, generi letterari e linguaggi apparentemente distanti tra loro.
La laurea è un riconoscimento anche alla creatività linguistica delle sue opere, sia nel senso dell’innovazione nell’uso della lingua e della commistione tra lingue diverse, che nella produzione di nuove entità linguistiche, in una continua tensione alla rielaborazione dei modelli di regolarità e di norma nella ricerca costante di un codice che possa raccontare le infinite sfaccettature della realtà».
«Quando 37 anni fa ho abbandonato gli studi universitari, dopo avere assistito ad una apparizione poetico musicale che mi rese per un tempo non breve un disadattato, non avrei mai pensato di recuperare, appunto 37 anni dopo». Commenta l’artista. «Grazie di cuore alla commissione didattica dell’Università L’Orientale di Napoli per avermi dato questa occasione. L’oriente, Napoli e poi l’area euromediterranea a cui fa riferimento la laurea, sono tutte cose immateriali che hanno a che fare con l’attraversamento del confine più grande: il nostro recinto individuale. Le grandi possibilità che l’essere umano, che le donne e gli uomini hanno in dotazione è il modificarsi continuamente grazie al conoscere. Una conoscenza che non è solo affidata allo studio ma anche all’incontro e all’ascolto. La musica, la parola, la canzone, ma più in generale i pretesti d’incontro che offrono, possono essere cose nutrienti da cui farsi attraversare. Tutto sta nel non ostacolare il traffico. Solo questo a mio parere è importante, passare il secchio e non ostacolare troppo il traffico. Grazie a tutti quelli che passano il secchio, in università, nelle scuole elementari, in strada, nei pronto soccorso, nei centri accoglienza, nelle carceri, in tutti i luoghi in cui la vita conferisce le sue lauree ad onore, tutti i minuti».
Vinicio Capossela tornerà presto in città: l’artista sarà in concerto il 12 ottobre al Teatro Augusteo di Napoli (ore 21) con la data partenopea di CON I TASTI CHE CI ABBIAMO, il tour autunnale nei principali teatri italiani e che prende il titolo dall’ultima traccia del nuovo album Tredici Canzoni Urgenti, uscito lo scorso 21 aprile su etichetta Parlophone per Warner Music Italy (produzione La Cupa) e vincitore della Targa Tenco come Miglior Album in Assoluto.
Il legame di Capossela con Napoli è da sempre molto forte: ne sarà dimostrazione anche lo speciale concerto sotto la piramide del Louvre che l’artista terrà il 15 dicembre nell’ambito della mostra su Napoli a Parigi costruita con il gemellaggio tra i musei Louvre e Capodimonte Real Bosco. Un live unico intitolato “Giocondità” che incrocerà nella scelta del repertorio mito, arte e storia che per secoli hanno unito Napoli e Parigi.