Presieduta da Gennaro Esposito, la commissione Sport e Pari Opportunità ha incontrato l’assessora Emanuela Ferrante per approfondire le linee di indirizzo dell’Amministrazione in materia di pari opportunità Il dato più significativo di cui andare fieri, ha spiegato l’assessora Ferrante, è il lavoro svolto nell’ultimo anno, con il rifinanziamento e la riapertura dei cinque centri antiviolenza cittadini, diventati poi sei nel 2022, che erano chiusi da due anni. Grazie ad una campagna di informazione, veicolata su tutti i mezzi di comunicazione, realizzata in collaborazione con numerosi artisti che hanno lavorato a titolo gratuito, è stata diffusa in modo ampio la notizia della riapertura, in modo da raggiungere tutte le persone che vivono situazioni di violenza. Per evitare aperture e chiusure a singhiozzo dei centri e dare stabilità alle loro attività, legate ai tempi con cui vengono resi disponibili i fondi nazionali e regionali che li finanziano, sono stati elaborati bandi di affidamento di 15 mesi. Si lavora anche al rifinanziamento di Casa Fiorinda, unica casa di accoglienza gestita direttamente dal Comune, che affianca le altre nove case in convenzione. Una rete, questa, di prima risposta ai bisogni di chi intraprende un percorso di uscita dalla violenza, ha sottolineato l’assessora, che va però completata, come proposto in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre, con un piano comunale strategico di interventi che sia trasversale rispetto alle attività di tutti gli assessorati e finalizzata all’accompagnamento successivo verso l’emancipazione. Dai dati raccolti in un anno di attività dei centri, emerge infatti che le donne che subiscono violenza sono prive di titoli di studio o hanno un’istruzione medio bassa, e per il 70 per cento sono prive di un’occupazione e quindi impossibilitate a mantenersi da sole. Non vanno poi dimenticati i sei immobili confiscati, situati in tre diverse Municipalità, che si sono aggiudicati i finanziamenti del PNRR e che con modalità diverse saranno tutti destinati all’accoglienza e all’erogazione di servizi per donne vittime di violenza. Per le persone Lgbtq, infine, si pensa ad un allargamento dell’attuale rete di riferimento che vede al centro la Casa delle Culture di parco Carelli, con il progetto di istituire diversi punti di ascolto dislocati in città. Più fondi in bilancio comunale, secondo il servizio Pari Opportunità, sarebbero utili per far fronte ai periodi di attesa del trasferimento dei fondi nazionali e regionali e per aumentare il numero delle case di accoglienza esclusivamente comunali. Costi altissimi, infatti, vengono affrontati per le nove strutture convenzionate e per i casi in cui per mancanza di posti disponibili bisogna ricorrere alle strutture non in convenzione. Per Bianca D’Angelo (Forza Italia) va elaborata un’azione più incisiva costruita su un numero maggiore di case di accoglienza. Il presidente Esposito ha poi annunciato un approfondimento normativo per verificare che le misure di sostegno alle donne in difficoltà rientrino nei servizi essenziali e il coinvolgimento del mondo dello sport nella costruzione di percorsi di prevenzione della violenza.