A Napoli un ‘Te Deum’ per guerra in Ucraina, Ischia e camorra

‘Te Deum Laudamus, noi ti lodiamo Dio’. L’antico canto cristiano chiude l’ultima celebrazione eucaristica dell’anno 2022. E’ un rito che affonda le radici nella tradizione di chi crede ed affida a Dio, con un profondo ringraziamento, l’anno civile trascorso insieme all’impegno ed il proposito nuovo per un 2023 diverso. Canale 21 continua a trasmettere gli appuntamenti liturgici del Natale. Sabato 31 dicembre in diretta dalla parrocchia Santa Maria Incoronatella a Napoli, la Santa Messa di fine anno ed il canto del Te Deum di ringraziamento al termine dell’anno civile a partire dalle 17.45. In questa chiesa, migliaia di persone si affidano a Maria che scioglie i nodi portando piccoli fazzoletti di carta sui quali ognuno scrive la propria preghiera da lasciare ai piedi della Vergine. I nodi sono poi bruciati con l’incenso come segno di preghiera. Il primo giorno dell’anno, infatti, la chiesa lo dedica proprio a Maria Madre di Dio. La preghiera comunitaria si incarna nel vissuto della nostra società: la guerra in Ucraina, i dissesti idrogeologici e le vite spezzate a Ischia, l’emergenza criminalità e la manovalanza camorristica che abbraccia sempre più giovane vite. Ogni giorno in diretta la Santa Messa alle ore 7.30 dalla Santa Casa di Loreto (ANSA).

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