In commissione Politiche sociali, presieduta da Massimo Cilenti, un incontro richiesto dal consigliere Demetrio Gennaro Paipais (Insieme per il futuro) sul tema dei minori a rischio criminalità e le possibili misure di contrasto alla povertà educativa e alle disuguaglianze sociali. Se ne è discusso con l’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese, con l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu e con la professoressa Clelia Iasevoli, docente di diritto processuale penale e legislazione penale minorile dell’Università Federico II, che ha evidenziato la connotazione emergenziale del fenomeno e la necessità di azioni istituzionali congiunte e strategie politiche efficaci.
Siamo chiamati a uno sforzo collettivo per arginare questo problema, ha ricordato il presidente Cilenti, agendo su più livelli istituzionali sulla dispersione scolastica, sugli interventi sull’edilizia residenziale pubblica troppo spesso fonte di ghettizzazioni, sulla creazione di modelli virtuosi nei territori più a rischio.
Puntare sulla formazione professionale in campo artigianale e sull’incremento dei centri di aggregazione e della rete delle biblioteche comunali, questi alcuni nodi centrali secondo De Iesu per combattere le disuguaglianze sociali, il degrado ambientale di alcuni territori e l’inadeguatezza formativa delle famiglie alla base della criminalità minorile. Trapanese ha ricordato l’importante opera di presidio svolta dalle Educative territoriali, dai Poli per le famiglie e dai Centri diurni, un circuito nel quale operano solo 239 assistenti sociali che va necessariamente sostenuto.
Nel dibattito Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) ha ricordato il ruolo centrale dello sport come prima politica sociale per la prevenzione e il recupero della criminalità giovanile. Le strutture sportive comunali e le palestre scolastiche, ha evidenziato, devono poter funzionare proprio a questo scopo, oltre le rigidità burocratiche e di bilancio.