Sabato 18 giugno Parma ha scritto una nuova pagina della sua storia, perché grazie all’impegno ed alla tenacia di sei associazioni e ad un manipolo di cittadinə, la città ha ospitato il suo primo Pride, co-organizzato dal Comune. Un lungo corteo di circa 4.000 persone ha sfidato il caldo torrido attraversando le vie centrali di Parma ha raggiunto il parco 1° Maggio dove ad attenderle c’erano una trentina di associazioni che fin dal mattino esponevano al pubblico le tematiche su cui si impegnano quotidianamente, a dimostrazione che le varie lotte sono intrecciate fra loro e che si potrà cambiare il mondo solo impegnandosi fianco a fianco.
Tra le realtà presenti, oltre a quelle istituzionali come Ausl, Azienda Ospedaliera e Comune, c’erano Anpi, filarmonica Arturo Toscanini, quotidiano Il Manifesto, associazioni per l’intercultura, l’accoglienza e l’integrazione, Ancescao, WWF, Legambiente e tante altre.
All’arrivo del corteo al parco (rigorosamente senza carri, per ridurre l’impatto ecologico della manifestazione e rispettare la dichiarazione di emergenza climatica del Comune) sul palco l’assessora alle Pari Opportunità Nicoletta Paci, una delle attiviste più importanti della storia recente cittadina, Valeria Savazzi, alcune esponenti del Comitato Organizzatore e la madrina del Pride che non era una personalità di spicco bensì una maschera, simbolo politico del perché sia importante organizzare ancora Pride e quanto ancora ci si debba impegnare perché più nessuno nella sua vita debba essere costretto a nascondersi, ma al contrario tutti possano essere liberamente sé stessi senza paura di essere discriminati.
Il pride è stato organizzato da Tuttimondi asd-aps, Uaar Parma, UdU Parma, Casa delle Donne, L’Ottavo Colore e Unità di Strada Ausl, oltre a singolə cittadinə.
Un particolare ringraziamento al Comitato organizzatore del Parma Pride per il comunicato stampa.