Si terrà venerdì 24 giugno alle 21.30 in piazza Barbuti a Salerno, nell’ambito del Festival Salerno Letteratura, la presentazione del libro “A Salerno. Psicologia insolita di una città sospesa” dello scrittore e psichiatra, Corrado De Rosa.
Il testo rappresenta un’istantanea di una città “indecisa” se essere la città più settentrionale del Sud o quella più meridionale del Nord, in bilico fra indolenza ed efficienza, Salerno è dilaniata da un dilemma: ambire a diventare una metropoli cosmopolita o proteggere le sue bellezze in una dimensione di provincia? Questo dilemma la consuma, la costringe a dover sempre fare i conti con l’ansia da prestazione. D’altronde, la città si trova in mezzo a due terre dall’anima opposta: l’efficiente e lussuosa Costiera Amalfitana e il Cilento, più indolente e più alla mano.
In questa psicologia distorta, Salerno rivela la sua doppia faccia: lo sfarzo delle Luci d’Artista, delizia per i turisti e croce per i salernitani, che ricoprono di paillette i carichi di droga che arrivano nel porto, il passiatone sul Corso nei giorni di festa e i vicoli intorno al centro storico, teatro del lato più torbido dello sbarco degli Alleati, il lustro antico della Scuola medica salernitana e la storia liminale dei dimenticati.
Corrado De Rosa ripercorre le strade della sua Salerno, quella della giovinezza tra paninari, gruppi metal, barbieri e riti di passaggio adolescenziali, quella dello stadio e della passione per il calcio, quella senza tempo dei suoni, dei sapori, degli odori e dei personaggi cittadini che animano e colorano le strade con le loro storie, per raccontare una città che a vent’anni non si vede l’ora di lasciare e a quaranta non si vede l’ora di ritrovare.
L’autore
Corrado De Rosa è tifoso della Salernitana, nel tempo libero è psichiatra. Ha scritto alcuni saggi sull’uso della follia nei processi di mafia e terrorismo, l’ultimo è Italian Psycho (Minimum fax, 2021). L’allenatore sul divano (Caracò, 2017) è un’analisi semiseria della psicologia calcistica dei tifosi. L’uomo che dorme (Rizzoli, 2018) è il suo primo romanzo.