Presentato a Piazza Garibaldi il progetto della Cucina Mobile di Progetto Arca Onlus. La Cucina Mobile consegnerà direttamente in strada pasti caldi di qualità, appena cucinati con prodotti freschi e con proposte diversificate per un apporto nutrizionale sano ed equilibrato, oltre che per andare incontro alle varie esigenze culturali e religiose. Monoporzioni con primo e secondo a base di carboidrati, carne e verdure, a cui si aggiunge sempre una zuppa e un tè, e inoltre uno zainetto contenente una ricca colazione per la mattina successiva.
A Napoli la Cucina Mobile di Progetto Arca distribuirà ogni settimana 270 cene calde e altrettante colazioni, organizzando la consegna in due sere a settimana in collaborazione con i volontari locali di Angeli di Strada Villanova.
La Cucina Mobile permetterà ai volontari di entrare in contatto con le persone in difficoltà e di monitorare i casi di maggiore fragilità: attraverso un pasto completo, all’occorrenza il dono di un sacco a pelo, si faciliterà l’opportunità di un momento di ascolto privilegiato, propedeutico alla nascita di relazioni fiduciarie con le persone incontrate, volte all’avvio di azioni di orientamento ai servizi assistenziali sul territorio ed all’inserimento in percorsi di accoglienza e reinserimento sociale.
Oltre a Napoli, le città a oggi dotate della Cucina Mobile di Progetto Arca sono Milano, Roma, Torino e Varese. Nel complesso oggi in Italia Progetto Arca distribuisce 2.270 cene calde e 2.270 colazioni alla settimana. Sono previste altri progetti anche a Bari e Mestre. Il progetto nasce dall’impegno di Fondazione Progetto Arca onlus, ed è stata finanziata da Z Zurich Foundation
“Sono sempre più convinto che il Welfare debba vincere la sfida della modernità, raggiungendo le persone fragili per offrire servizi sempre più attenti alle esigenze individuali e al benessere generale – ha osservato l’assessore Trapanese – . Il progetto di Cucina Mobile che parte a Napoli grazie alla Fondazione Progetto Arca Onlus va esattamente in questa direzione. È importante, anche per chi vive senza fissa dimora, avere un’alimentazione sana; altrettanto importante per noi è promuovere una distribuzione attenta allo spreco”.