Napoli, la Caritas si attiva per rispondere ai bisogni dei rifugiati

“Aiutateci ad aiutare!”, questo l’appello di Andrij Waskowycz, presidente di Caritas Ucraina e vice-presidente di Caritas Europa. Secondo i dati dell’UNHCR (Agenzia Onu per i Rifugiati) sono circa 1.5 milioni le persone sfollate e profughe ed in difficoltà che hanno bisogno di assistenza, concentrati soprattutto nelle provincie di Kharkiv, Dnipropetrovsk e Zaprozhe. Circa 600.000 sono le persone invece che hanno lasciato il paese, 5.2 milioni i civili che vivono all’interno dell’area del conflitto e che sono sempre più oggetto delle rappresaglie delle parti. Nel Donbass le zone controllate dai ribelli rischiano di trasformarsi in aree d’isolamento. I posti di blocco rendono complesso l’approvvigionamento di viveri e di beni di prima necessità nelle aree controllate dai separatisti. L’ultima decisione del Governo Ucraino di sospendere le pensioni e i sussidi a coloro che decidono di rimanere nelle aree occupate dai ribelli separatisti e che sono ormai l’unica fonte di reddito per molti residenti, ha generato un’ulteriore fuga da quei territori, con conseguenze pesanti per l’economia locale. Circa 40.000 tra piccole e medie imprese hanno chiuso negli ultimi mesi, così come il 60 % delle miniere della regione.

LA RISPOSTA DELLA RETE CARITAS

CARITAS UKRAINE Emergenza Ucraina

Il network Caritas, coordinato da Caritas Europa, ha attivato, sin dai primi scontri di Maidan (Febbraio 2014), un programma di aiuti per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione, supportando Caritas Ukraine che ha assunto il coordinamento delle attività umanitarie nel Paese.

Al momento sono circa 41.000 le persone che hanno ricevuto assistenza dalla rete Caritas: i progetti hanno riguardato principalmente: kit medici di base, aiuti alimentari, acqua potabile, beni per l’igiene primaria, assistenza legale, supporto psicologico e materiale scolastico. Poiché molti nuclei famigliari hanno trovato accoglienza presso altre famiglie e non sono concentrati in campi specifici, Caritas Ucraina sta sperimentando un progetto di sostegno al reddito anche attraverso l’utilizzo di carte prepagate.

E’ stato istituito un centro operativo a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina che ospita migliaia di sfollati provenienti dalla regione del Donbass e sono state rafforzate le attività delle 6 Caritas diocesane locali maggiormente coinvolte.

CARITAS RUSSIA Emergenza Ucraina – Russia

La regione di Rostov è la meta preferita dei rifugiati ucraini in Russia dal momento che molti di loro hanno parenti e conoscenti a cui poter chiedere ospitalità. Rostov si trova a 120 km da confine ucraino e 200 km da Donetsk. Anche se le statistiche ufficiali parlano di circa 50.000 rifugiati ucraini, a Rostov, secondo fonti Caritas, i rifugiati sarebbero oltre 200.000 e il 72% delle famiglie sfollate hanno figli in età prescolare o scolare. In questo contesto, la piccola Caritas parrocchiale di Rostov-on-Don ha già portato aiuto a oltre 500 rifugiati ucraini.

CARITAS BIELORUSSIA Emergenza Ucraina2

Anche la Bielorussia ha accolto una notevole quantità di rifugiati dall’Ucraina e la Caritas locale ha aiutato attivamente 1.183 persone su 50.000 ucraini ufficialmente registrati fornendo vestiti, scarpe, medicine, biancheria da letto, asciugamani, prodotti per l’igiene, detersivi e beni alimentari.

COSA SI PUO’ FARE?

L’Europa è davanti ad un bivio oggi e noi allora rivolgiamo un appello accorato, rivolto in modo particolare a coloro che siederanno al tavolo dei negoziati affinché si trovi una soluzione che possa far cessare al più presto quella che Papa Francesco ha dichiarato “questa orribile violenza fratricida”, e si faccia ogni sforzo per raggiungere un’intesa.  “Fratelli e sorelle – continua Papa Francesco – quando io sento le parole “vittoria” o “sconfitta” sento un grande dolore, una grande tristezza nel cuore, non sono parole giuste, l’unica parola giusta è “pace”, questa è l’unica parola giusta”.

CARITAS NAPOLI invita tutte le comunità parrocchiali e ogni uomo o donna di buona volontà ad unirsi all’intercessione di Papa Francesco a sostenere “nella preghiera e concretamente” la Rete Caritas che ogni giorno offre aiuto in Ucraina, Russia e Bielorussia alla popolazione, attraverso aiuti concreti in risposta ai bisogni di emergenza.

Quanti dunque desiderano partecipare con un proprio contributo possono farlo, inviandoli con un bonifico a Caritas Napoli specificando la causale scrivendo: “Aiuti Caritas Ucraina”:

  • Conto Corrente Postale : n°14461800 intestato a “Caritas Italiana Opera Diocesana di Assistenza di Napoli” ;
  • Banca Intesa San Paolo:conto n°6483 intestato ad “Arcidiocesi di Napoli – Caritas Diocesana Napoli” ed aperto presso la filiale 5000 di Milano – IBAN: IT 60 G 03069 09606 100000006483;
  • Banca Udnicreit SPA: conto intestato a “Caritas Diocesana Napoli” aperto presso l’Agenzia Napoli 19 – IBAN: IT 56 Q 02008 03451 000400883868;

 oppure

  • versare direttamente al Tesoriere della Caritas Diocesana, Dr. Sergio Alfieri, tutti i giorni dal lunedì al giovedì, dalle ore 10.00 alle ore 13,00.

(Tel. 081/5574338 – 081/5574260).

  1. B) INDICAZIONI ACCOGLIENZA
  • Obbligatoria la registrazione di ogni singolo cittadino ucraino proveniente dai territori bellici.

Accoglienza presso la MOSTRA D’OLTREMAREnon più all’Ospedale del Mare, per Prestazioni Sanitarie (codice STP, tampone, vaccino, inquadramento bisogni di salute) dalle ore 9.00 alle ore 18.00, oppure presso il Consolato ucraino di Napoli al Centro Direzionale di Napoli – Isola B3 dalle ore 9.00 alle ore 18.00. In entrambi i luoghi sono presenti mediatori linguistici e personale specializzato per la raccolta delle dichiarazioni di presenza sul territorio italiano.

Successivamente allo screening-sanitario, i nostri amici ucraini che necessitano di essere ospitati verranno assegnati ai vari alloggi presso enti religiosi, associazioni, case famiglie, secondo le disponibilità che sono state raccolte su tutto il territorio diocesano e regionale, attraverso le Caritas della Campania. Ad oggi si è già riusciti ad accogliere 150 fratelli ucraini (in aumento) solo sul territorio della diocesi di Napoli.

Circa invece l’accoglienza presso “le famiglie per i privati” siamo in attesa della decisione che la Prefettura di Napoli, il Garante Regionale dei Minori e il presidente del Tribunale dei Minori dovranno prendere circa l’affidamento. Subito dopo ci sarà l’assegnazione.

Per i minori non accompagnati la questione è più delicata: bisogna attenersi ai percorsi previsti dalla Legge sanciti dalla Procure e dal Tribunale dei Minori e dal garante dell’infanzia (rivolgersi agli Assistenti Sociali).

Quanti volessero segnalare la disponibilità possono farlo inviando i dati (cognome, nome, indirizzo, numero di cell., numero di ospiti da poter accogliere) all’email: ufficiocaritas@chiesadinapoli.it

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