A pochi giorni dal femminicidio di Anna Borsa che ha sconvolto tutta la provincia, a Salerno nasce Casa Antigone, un rifugio per le donne vittima di violenza che si trova in una località segreta. Si tratta del primo rifugio realizzato nell’Ambito S5 che coinvolge i comuni di Salerno e Pellezzano e il terzo a livello regionale. Presso la struttura saranno offerti vitto, alloggio e spese ordinarie; ascolto; accoglienza; consulenza psicologica e legale; supporto ai minori vittima di violenza; assistenza sociale; orientamento professionale e accompagnamento al lavoro; inserimento scolastico dei lavori. La struttura è un bene confiscato alla camorra, ristrutturato grazie ad un finanziamento della Regione Campania. “Sono felice di poterla inaugurare come Ambito S5 che coinvolge i Comuni di Salerno e Pellezzano; finalmente, grazie ad un contributo della Regione Campania, abbiamo la casa rifugio. E’ un primo passo per cominciare a dare risposte importanti alle donne che sono vittima di violenza e che vanno curate a 360 gradi in una logica anzitutto di autonomia – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali, Paola De Roberto – Oggi legalità e donna vanno a braccetto: questa casa è all’interno di un bene confiscato alle mafie, ristrutturato come Comune di Salerno e con la collaborazione del Consorzio La Rada, risultato affidatario della gara, proveremo a dare risposte concrete”. Il Comune di Salerno, fedele alla sua tradizione di supporto alle Politiche Sociali ha immaginato questa casa di Antigone “come luogo di accoglienza riservato, segreto per donne vittima di molestie, aggressioni, in pericolo; si accolgono donne e bambini, si dà loro un supporto psicologico, un avviamento al lavoro attraverso un supporto, una consulenza anche psicologica e si fa in modo che percepiscano un accudimento da parte delle istituzioni amiche e, dall’altro, una certezza di riparo dalle aggressioni – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli – Credo sia un fatto di grande rilievo, non solo morale ma anche simbolico”. L’inaugurazione della struttura avviene a pochi giorni dall’omicidio di Anna Borsa e questo racchiude in sé un grande significato. Casa Antigone sarà gestita dal Consorzio La Rada: “Garantiremo alle donne servizi di accoglienza, sanitari, sociali, consulenza legale e accompagnamento al lavoro, oltre al sostegno psicologico e alla genitorialità perché purtroppo in queste circostanze le donne vittima di violenza sono accompagnate da figli altrettanto vittime di violenza o diretta o indiretta – ha dichiarato la presidente del Consorzio, Elena Silvestri – All’interno della rete che si è costruita con una partnership di progetto e le istituzioni presenti proveremo a fare valorizzazione di una cultura dei diritti di genere, partendo dai più piccoli”. “È un punto di riferimento importante, rifugio, reinserimento nella società per tutte le donne vittima di violenza – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pellezzano, Annalaura Villari – Compito delle istituzioni e forze dell’Ordine sarà dare ogni tipo di sostegno a questo tipo di progetto che il Consorzio La Rada porterà avanti con coraggio”.