Quella contro il Santa Lucia doveva essere l’occasione del rilancio per la formazione della Crazy Ghosts Pontecagnano ma i tragici eventi che stanno travolgendo l’Ucraiana hanno fatto passare il match casalingo perso contro il roster romano in secondo piano. La squadra picentina, infatti, nei giorni precedenti la gara e fino a pochi istanti prima del match si è stretta intorno alla sua guardia di nazionalità ucraina, Andriy Voytovych, visibilmente provato dalle notizie che stanno giungendo dal suo paese d’origine. Il giocatore in forza alla Crazy Ghosts, infatti, ha i suoi genitori a Leopoli, città situata a cinquecento chilometri a ovest di Kiev, ed è molto preoccupato per le sorti della propria famiglia con cui è in costante contatto. Proprio per Andriy e per il suo popolo la squadra picentina si è presentata in campo con una maglia speciale in cui è stato raffigurato un cuore gialloblu, i colori della bandiera ucraina, con un messaggio perentorio: “STOP ALLA GUERRA”. A questo abbraccio si è unita anche la formazione avversaria oltre al pubblico presente al Palazzetto dello Sport di Sant’Antonio di Pontecagnano. “Con questa iniziativa abbiamo voluto testimoniare la vicinanza del club al giocatore che è molto preoccupato per la sua famiglia – ha spiegato il presidente Vincenzo Spinelli – lo sport deve lanciare un messaggio di pace e noi società sportive stiamo provando a fare la nostra parte”. Anche la Fipic ha voluto prendere posizione rispetto agli accadimenti che stanno riguardando l’Ucraina facendo osservare su tutti i campi di basket in carrozzina un minuto di silenzio per le vittime civili del conflitto. Sul piano strettamente sportivo, l’incontro è stato equilibrato per almeno i primi due quarti del match con le squadre quasi sempre appaiate nel punteggio. L’intervallo, però, è risultato fatale per la compagine di casa che è rientrata sul parquet di gioco abbastanza distratta. Ne ha approfittato il Santa Lucia che è riuscita a mettere una certa distanza fra sé e l’avversario gestendo il divario ordinatamente fino alla sirena finale (37-46). “Era una partita difficile sulla carta – è stato il commento di coach Siano al termine del match – e il risultato del campo lo ha confermato. Avevamo Danilo Carbone non in perfette condizioni per un colpo al costato accusato nei giorni precedenti e finché il giocatore è riuscito a contenere il dolore siamo stati perfettamente in partita. Quando è venuto meno, è cambiato anche il destino del match. In ogni caso – conclude l’allenatore – sono molto soddisfatto della crescita di questa squadra che è tangibile giorno dopo giorno”.
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