La nave di Parma Capitale Italiana della cultura arriva nel porto di Procida, la quale riceve il passaggio di Capitale Italiana della Cultura 2022.
Dopo un lungo viaggio Parma Capitale Italiana della Cultura entra nel porto di Procida dopo aver navigato per due anni in acque imprevedibili, spinta dallo straordinario impegno di ogni singola istituzione, di ogni associazione, delle imprese e dei cittadini che hanno preso parte al progetto. Parma Capitale Italiana della Cultura non ha mai perso la rotta e proseguirà ancora in un nuovo viaggio carico di consapevolezza, un viaggio condiviso che batterà ancora il tempo, ma ora questo tempo viene passato alla città di Procida che sicuramente lo farà battere come ha saputo fare Parma.
La cerimonia di chiusura si è svolta al Teatro Regio gremito (per quello che le misure di prevenzione hanno potuto consentire).
Un doveroso ricordo al Presidente David Sassoli, tra i protagonisti e gli amici di Parma Capitale Italiana della Cultura, che è stato salutato con le sue immagini del 4 settembre 2020, nella giornata di riapertura dopo la tempesta della pandemia, che hanno fatto alzare in piedi, in un applauso commosso, tutti gli spettatori presenti a teatro.
Ad aprire i saluti istituzionali è stato l’Assessore alla Cultura Emilia Romagna Mauro Felicori che ha sottolineato come anche dopo la fine dei biennio da Capitale “Parma dimostrerà sempre di più di essere un punto di forza a livello regionale e per tutto il Paese. Essere Capitale, per Parma, ha rappresentato un salto nel futuro tanto che molti sono già i progetti che nei prossimi mesi la Regione affiancherà su questo straordinario territorio a partire dalla valorizzazione della Reggia di Colorno per poi toccarne molti altri”.
Il Sindaco Federico Pizzarotti ha letto il messaggio del Ministro alla Cultura Dario Franceschini “Parma 2020-21 è la dimostrazione tangibile che la cultura vince su ogni cosa. La dura prova della pandemia non ha impedito a Parma di realizzare un intenso programma di attività grazie al quale la città è stata protagonista della ripartenza culturale del Paese.” “Ecco perchè per me questo momento non rappresenta una chiusura, ma l’inizio di una strada nuova che ha le basi sull’esperienza che abbiamo vissuto”
Sul palco del Teatro Regio sono saliti insieme il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, Giorgio Gori Sindaco di Bergamo, Emilio Del Bono Sindaco di Brescia, Mattia Palazzi Sindaco di Mantova e Raimondo Ambrosino Sindaco di Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022. Capitali che hanno preceduto Parma e che la seguiranno in questa avvincente avventura. Sindaci e città che nel frattempo hanno stretto relazioni e sognano una cultura che sia portatrice di un patriottismo municipale, la volontà delle comunità di conoscere meglio se stesse e di farsi conoscere per creare un mosaico plurale, ma unitario di bellezza, storia, patrimoni urbani e di provincia. Per usare le parole del Presidente Mattarella che inaugurò Parma Capitale Italiana della Cultura, quel patrimonio di bellezza che fa delle città italiane gli “architrave della Repubblica”.
A conclusione della cerimonia il Sindaco Pizzarotti ha omaggiato un libro a Raimondo Ambrosino, Sindaco di Procida e, con una forte stretta di mano tra i due sindaci, si è così passato il testimone.