Napoli, l’arcivescovo Domenico Battaglia lancia un appello per un patto educativo

“Dopo aver ascoltato il dolore della nostra città ed essermi confrontato con alcune voci di quanti quotidianamente si impegnano nella cura dei nostri bambini, dei ragazzi e dei giovani, ho maturato il desiderio di condividere un appello alla corresponsabilità – spiega Battaglia – rivolto a chi è già risorsa e a quanti sono sensibili all’urgenza di farsi carico di questo bisogno”.

L’arcivescovo di Napoli chiede ai cittadini, alle associazioni, alle Istituzioni locali e regionali, al Governo nazionale di istituire un “Tavolo condiviso per dare vita ad un percorso comune che vada oltre la denuncia e diventi proposta concreta per rigenerare le ferite del presente in speranza di futuro”.

Battaglia propone un patto educativo che coinvolga l’intera città metropolitana, dalle periferie al centro, senza escludere nessuno, mettendo insieme esperienze, ruoli, linguaggi e passioni differenti per dare vita ad un alfabeto comune dell’educare.

Una richiesta ancora più pressante dopo i fatti di sangue degli ultimi giorni e che hanno portato lo stesso Battaglia a denunciare che “stanno uccidendo Napoli”.

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