Si è insediato in Campania l’Osservatorio regionale sull’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, un organismo istituito dalla legge regionale numero 7 del 2012 che ha funzioni di promozione, consultazione e supporto delle attività di programmazione, di monitoraggio e controllo nelle azioni di valorizzazione del loro riutilizzo sociale.
“Accelerare e guadagnare il terreno perduto, ripartire con un lavoro di squadra e rilanciare l’azione sulla governance dei beni confiscati è strategico per il nostro territorio”, ha dichiarato l’assessore alla sicurezza, legalità e immigrazione, Mario Morcone.
Durante i lavori sono stati illustrati i principali punti del Programma annuale degli interventi per la valorizzazione dei beni confiscati del 2021, trasmesso al Consiglio regionale per acquisire i pareri delle commissioni competenti.
Nel biennio 2018-2020 sono stati eseguiti 52 interventi di ristrutturazione e ulteriori azioni di sostegno per 15 progetti nell’Area metropolitana di Napoli e nelle quattro province. Si svolgeranno corsi di alta formazione in collaborazione con la Federico II. La conoscenza è un tema fondamentale nell’economia delle strutture confiscate. Il rafforzamento delle competenze e della gestione sono aspetti vitali per questo settore.
“Vogliamo creare – continua Morcone – una rete sempre più forte tra pubblico e privato in cui, le istituzioni, le imprese, le associazioni e il terzo settore possano lavorare con sinergia. Amplieremo ancora la convenzione con il Ministero dell’Interno mediante un protocollo di intesa per nuove linee di intervento. La principale novità strategica, assunta da questo assessorato, infine, è l’impegno per la valorizzazione de La Balzana che ci ha condotti ad aderire al consorzio Agrorinasce. L’obiettivo è di definire un ente regionale quale braccio operativo della Regione nella gestione dei beni confiscati su tutto il territorio campano”.