“La situazione delle scuole chiuse in Campania è insostenibile”. Ad affermarlo è l’associazione “Chi rom e chi no”. Al centro delle critiche mossa dall’associazione napoletana le decisioni del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “La scuola rischia di essere lo spauracchio contro un sistema fallimentare di “non politica” su tematiche centrali per il governo di un Paese e di una Regione. La decisione di De Luca – sottolineano – vuole mettere una pezza ad altri problemi come i trasporti e il sistema sanitario pubblico in gravissima difficoltà”.
Temono soprattutto che la pandemia possa aprire la strada a nuove diseguaglianze: “Su questi grandi temi in questo momento si gioca la partita delle disuguaglianze sociali e si formalizza il modello di esclusione sociale, tra chi può permettersi le cure accedendo al sistema sanitario privato, tra chi ha una famiglia alle spalle e un sistema articolato che consente agli alunni di provare a stare al passo con la scuola e chi no”.
Inoltre, quando in casa c’è una disabilità la situazione diventa oltremodo difficile. “La forbice tra le fasce sociali che subiscono questo sistema di disservizi e mancate tutele, si allarga. Però sempre più e a pagare il prezzo più alto – concludono – sono i minori e le loro famiglie soprattutto quelle più fragili, quelle che non hanno un sistema di welfare che li sostiene”.