Addio Enzo Mari (Cerano, 31 Dicembre 1932 – Milano, 19 Ottobre 2020)

Enzo Mari

Ci lascia Enzo Mari. A 88 anni se ne va uno dei più grandi maestri del design italiano del Novecento, solo due giorni dopo l’inaugurazione della sua grande monografica curata da Hans Ulrich Obrist in Triennale.

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Vincitore di cinque Compassi d’Oro, autore di capolavori con cui tutti abbiamo familiarità – dalla Putrella al calendario Timor, dai 16 Animali al cestino In attesa – Mari è stato prima di tutto voce teorica, coscienza del design e guida per i designer suoi contemporanei: una delle figure che si sono dedicate con più determinazione al rapporto tra arte e industria, senza mai tralasciarne l’aspetto ideologico e politico. Enzo Mari ha approfondito aspetti legati alla psicologia, alla psicologia infantile e alla percezione visiva, producendo design che punta al significato e non all’effetto, senza mai tralasciare una certa bellezza estetica.

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Ricordiamo le sue Autoprogettazioni e libri come La mela e la farfallaL’uovo e la gallinaLa vita: istruzioni per l’usoLa valigia senza manico. Arte, design e karaoke.

Nato nel 1932, è vissuto a Milano dove si è formato in arte e letteratura all’Accademia di Brera.

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La sua attività spazia dal design industriale – collaborando con i più grandi marchi italiani tra cui Danese, Driade, Zanotta, Alessi, Magis – alla pittura, dalla grafica agli allestimenti.

È stato componente attivo di movimenti come l’arte cinetico/programmata insieme a Bruno Munari e il Gruppo Nuova Tendenza. Docente al Politecnico di Milano e alla Scuola della Società Umanitaria è stato compagno di vita della curatrice Lea Vergine e padre di quattro figli.

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