Sono ormai molti anni che, in Italia, le politiche abitative, per il diritto alla casa e la riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico, sono scomparse dall’agenda politica e dai programmi governativi. Anche i più recenti tentativi di interventi in materia, con la nascita di una nuova generazione di piani urbanistici complessi, o di sperimentazione nel campo del social housing (realizzati prevalentemente nel Centro e nel Nord del Paese) non hanno modificato più di tanto la situazione drammatica che ancora si registra in tema di accesso del diritto ad abitare in alloggi adeguati, salubri e sicuri in contesti urbani riqualificati e socialmente sicuri.
Oggi occorre far fronte a domande abitative atipiche (forte aumento di single, famiglie mono-genitoriali, immigrati, lavoratori temporanei, studenti fuori sede, ecc) ed all’allargamento dell’emergenza casa a fasce di popolazione intermedie, ossia di coloro che non sono in condizione di accedere a un mutuo o che hanno bisogni abitativi di carattere temporaneo, evidenziando la necessità di incrementare la disponibilità di alloggi in affitto a canone calmierato.
Il patrimonio edilizio residenziale pubblico risulta obsoleto, tipologicamente non adeguato alle nuove forme dell’abitare (housing, co-housing, alloggi temporanei), oltre che, più drammaticamente, non sicuro, non efficiente energeticamente, privo di manutenzione ed in contesti degradati, senza attrezzature e servizi ed insicuri.
La strategia regionale punta sull’integrazione di molteplici forme di intervento, in un approccio multidimensionale dell’intervento pubblico, per garantire a tutti non solo l’accesso ad un alloggio adeguato, sicuro e sostenibile, ma anche contesti urbani vivibili, la riduzione dei consumi di energia e di suolo, la riduzione dell’inquinamento, la valorizzazione del verde urbano e delle sue funzioni eco-sistemiche, attraverso la realizzazione di programmi di rigenerazione urbana, edilizia sociale, e l’ammodernamento del patrimonio di edilizia pubblica esistente e l’erogazione di contributi ai cittadini per il sostegno all’affitto.
La proposta è di lanciare per il 2019 un grande programma all’insegna di “Abitare sostenibile: case sicure in ambienti rigenerati” mettendo al centro delle politiche regionali quelle per il diritto alla casa, la riqualificazione delle periferie, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, la rigenerazione dei territori (con evidenti risvolti anche sotto il profilo del rilancio di un comparto produttivo strategico – quello delle costruzioni, con tutto il proprio indotto – così come per quanto riguarda la sicurezza e vivibilità di interi quartieri).
da regione.campania.it