di Ilaria De Sio
Arginare tutte le espressioni violente che fomentano comportamenti di odio razziale, religioso e di qualunque altro genere, che da molto tempo invadono i media televisivi e radiofonici. E’ questa la mission del nuovo regolamento varato dall’ Agcom e promosso dal Consigliere Antonio Nicita, in seguito ad una consultazione pubblica con le associazioni di settore e in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti.
Come riposta il comunicato stampa il testo ufficiale del regolamento contro il cosidetto “hate speech” stabilisce le disposizioni cui devono adeguarsi i fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana nei programmi di informazione e intrattenimento per assicurare il rispetto della dignità umana e del principio di non discriminazione e contrasto alle espressioni di odio. Saranno dunque sanzionate tutte le espressioni che utilizzano specifici luoghi comuni contro determinate categorie o minoranze. Agcom si riserva di entrare in azione sia facendo leva sul proprio sistema di monitoraggio, sia sulle segnalazioni che potranno arrivare da associazioni o da organizzazioni rappresentative, tutelando in ogni caso la libertà di espressione dei singoli e la libertà di stampa. Gli illeciti saranno sanzionati diversamente a seconda delle circostanze: le violazioni episodiche saranno penalizzate con una semplice segnalazione sul sito di Agcom, le sanzioni più rigide saranno riservate per le irregolarità sistematiche, infine, le violazioni che interesseranno i singoli professionisti, come nel caso dei giornalisti, vedranno un coinvolgimento dell’ordine di riferimento.