Mantova la città dove si vive meglio. Crotone quella dove si vive peggio. Nel mezzo, tutte le altre città italiane. Questa è il risultato della ricerca Qualità della vita 2016, prodotta da ItaliaOggi, in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma.
Dopo cinque anni di dominio incontrastato di Trento, che dal 2011 guidava saldamente la classifica, Mantova ha interrotto la serie positiva, conquistando ben quattro posizioni. Sul podio, oltre queste, anche Belluno, che conquista ben otto posizioni. Nel complesso, però, la situazione è leggermente migliorata rispetto al 2015. Nel 2016, infatti, 56 su 110 province hanno evidenziato una qualità della vita buona o accettabile, contro le 53 su 100 del 2015.
A preoccupare maggiormente, tuttavia, è il sud Italia. Nella fotografia offerta dalla ricerca, infatti, emergono notevoli sacche di difficoltà in quasi tutte le regioni meridionali. Particolarmente colpite sono la Campania, la Puglia, la Calabria e l’intera Sicilia. Preoccupanti anche le situazioni del centro Italia, Lazio su tutti, della Sardegna e del nord-ovest d’Italia.
Alla voce affari e lavoro, la ricerca Qualità della vita 2016 ha confermato un leggero trend di crescita, sia sotto il fronte produttivo sia dal punto di vista occupazionale. Su questo fronte, Bolzano risulta la provincia in testa, seguita da Bologna e Trento. Anche in questo settore, tuttavia, si conferma l’enorme disparità fra nord e sud di Italia. Con l’eccezione di Lodi, tutte le province del sud si trovano distribuite fra le fasce “scarsa” e “insufficiente”.
Un dato che emerge con chiarezza dagli indici presi in considerazione. Fra questi, il tasso di disoccupazione più basso lo riscontriamo proprio a Bolzano, mentre il più alto è a Crotone. Stesso discorso per il numero di imprese registrate ogni 100 mila abitanti, che vede in testa Prato, e il numero di imprese cessate ogni cento imprese, che vede in testa Reggio Calabria.
Qualità della vita 2016: ambiente
Rispetto al lavoro, la classifica della Qualità della vita 2016 in materia di ambiente è più eterogenea. Sostanzialmente invariata rispetto alla classifica del 2015, con un leggero miglioramento del numero di province presenti nelle fasce “buona” e “accettabile”. Al primo posto in questa classifica, Trento, mentre all’ultimo posto troviamo Imperia. Come dimostrano anche le posizioni di testa e di coda, non esiste una netta separazione fra nord e sud. Così, in sesta posizione possiamo trovare Nuoro e in 96° posizione, Torino.
Pessima la situazione in Sicilia, come dimostra la presenza di biossido di azoto, per cui la provincia di Enna e la provincia di Trapani risultano in testa alla classifica. Per quanto riguarda le polveri sottili, invece, il primato spetta alla provincia di Ascoli Piceno.
Come accade per la classifica dell’ambiente, anche Qualità della vita 2016 mostra molto eterogeneità. Contrariamente a quel che si potrebbe pensare, infatti, non sono solamente le regioni del sud a occupare posizioni basse della classifica. Se è vero che il primo posto spetta a una provincia del nord, Pordenone, è anche vero che gli ultimi tre posti spettano ad altre provincie settentrionali, come Milano, Bologna e Rimini.
Entrando nel dettaglio, la classifica degli omicidi volontari ogni 100 mila abitanti è guidata da Aosta, mentre quella degli omicidi colposi e preterintenzionali è condotta da La Spezia. Anche per i reati connessi al traffico di stupefacenti è una provincia del nord a essere in testa, Pordenone.
Per quanto riguarda la classifica del disagio sociale, Qualità della vita 2016 ha segnalato una buona crescita delle province della Campania. Nel complesso, è tutto il Mezzogiorno d’Italia a occupare posizioni di interesse, con ben undici province fra le prime posizioni. Così, mentre Verbano-Cusio-Ossola guidano la classifica, subito dietro troviamo Benevento. La classifica, invece, è chiusa dalla provincia di Carbonia-Iglesias.
Così, entrando nel dettaglio, troviamo Caserta, Napoli, Avellino, Benevento e Salerno a guidare la classifica degli infortuni sul lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile più basso, invece, spetta alla provincia di Bolzano.
Per quanto riguarda la popolazione, la classifica della Qualità della vita 2016 è dominata dalla provincia di Bolzano. Buono, però, anche il posizionamento per Caserta e Crotone, rispettivamente al secondo e terzo posto. A chiudere la classifica, invece, è la provincia di Biella.
Nel dettaglio, al primo posto nella classifica per densità demografica troviamo Ogliastra, mentre Napoli risulta la provincia con la più alta densità di popolazione. Curiosamente, poi, la classifica di emigranti vede in testa la provincia di Barletta-Andria-Trani, mentre in ultima posizione vi è Aosta. La stessa provincia di BAT è all’ultimo posto per quanto riguarda gli immigranti, mentre al primo posto troviamo Pavia.
La classifica relativa ai servizi finanziari dell’indagine ha messo in mostra come le prime cinquanta posizioni siano occupate da province di medie o piccole dimensioni. A confermarsi alla guida di questa classifica è la provincia di Parma, seguita da Siena e Trento. Fanalino di coda, invece, la provincia di Medio Campidano.
In particolare, Udine al primo posto per i servizi, mentre Reggio Calabria all’ultimo posto. La provincia di Ogliastra, invece, si conferma ai primi posti per numero di classi nelle scuole medie superiori e per scuole superiori. A essere in testa per numero di studenti, invece, è il sud. Caserta, Napoli, Matera, Salerno e Benevento sono ai vertici per numero di iscritti alle scuole superiori.
La fotografia del sistema salute fornita dall’indagine Qualità della vita 2016 vede trionfare la provincia di Isernia. A seguire, Pisa e Siena. A chiudere la classifica, invece, è la provincia di Fermo, preceduta da Agrigento e Latina.
Fra gli indicatori presi in esame, i medici ospedalieri e il personale infermieristico per 100 posti letto, nella cui rispettive classifiche vede trionfare la provincia di Vibo Valentia.
La classifica, che tiene conto di tempo libero e turismo, ancora una volta segna una netta spaccatura fra nord e sud. Delle 28 province inserite nella fasce insufficiente, ben 25 appartengono a regioni dell’Italia meridionale e insulare. Non è un caso, dunque, che Crotone chiuda questa classifica, aperta dalla provincia di Siena.
Proprio nella città toscana, infatti, si può trovare il più alto numero di agriturismi. Rimini, invece, trionfa nella classifica degli alberghi. È Aosta, invece, posizionarsi prima fra le province con più ristoranti ogni 100 mila abitanti. Sondrio è campione fra le province con più bar e caffetterie, mentre Lucca trionfa nella classifica delle sale cinematografiche. Infine, Massa-Carrara si posiziona prima fra le province con più librerie.
Il tenore di vita nella classifica della Qualità della vita 2016 vede trionfare Biella, seguita da Mantova e Novara. Chiude questa classifica, invece, la provincia di Firenze. In questo senso, la ricerca ha messo in mostra come il fenomeno di polarizzazione fra nord e sud stia scemando.
In particolare, Milano guida la classifica delle province con spesa media mensile pro capite per i consumi. Il capoluogo lombardo guida anche la classifica dei depositi bancari pro capite, mentre il prezzo al metro quadrato più alto si può riscontrare nella provincia di Caltanisetta.